Highway to Hell cantavano gli AC-DC. Seppur con significato decisamente diverso, è proprio un’autostrada per l’inferno quella percorsa da Valtteri Bottas. Il pilota finlandese vede sfumare la vittoria a due giri al termine per colpa di alcuni detriti che causano una foratura sulla sua posteriore destra. Azerbaijan Bottas
Safety car toglie, safety car restituisce. Quasi. La gara di Bottas è una altalena di emozioni, dal purgatorio iniziale, al paradiso, all’inferno. Dopo la vittoria sfumata in Cina, ancora una grande delusione per il pilota Mercedes. Il fattore C…orse si fa di nuovo sentire, prima aiutandolo su di un incolpevole Vettel, regalando però alla fine la vittoria ad un impalpabile Lewis Hamilton.
Il finlandese, nonostante la delusione, decide di prenderla con filosofia: “Forse dieci pinte di birra e staremo meglio. Si deve sempre cercare di superare le difficoltà, fa parte delle corse, anche se al momento è molto frustrante.”
Nonostante la domanda insidiosa che gli viene successivamente rivolta, Bottas sceglie la diplomazia, analizzando in questo modo l’operato dei commissari: “Questa pista è difficile. Nei circuiti cittadini, in generale, possono esserci molti incidenti ed i detriti sono, di fatto, quasi sempre un problema. Questa volta siamo stati veramente sfortunati. Non avevo idea di dove fossero i detriti, non ho visto nulla, non ho sentito nulla. Davvero molto, molto sfortunato.”
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Sometimes the sport you love can be tough. But, I’ve learned to turn negative experiences into strenght. #VB77 #F1Baku @MercedesAMGF1
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“A volte lo sport che ami può essere difficile, ma ho imparato a trasformare le esperienze negative in forza.” – Bottas
Il GP di Baku è stata dunque un’altalena di emozioni, specialmente per il finnico, che da due gare vede la vittoria sfuggirgli di mano. Una vittoria conquistata da Hamilton, che ha avuto l’unico merito di non commettere errori, nonostante una gara abbastanza anonima. Un mondiale divertente, finora, che regala emozioni ad ogni gran premio, oltre alla grande imprevedibilità. Lo spettacolo ne sta giovando, anche se i meriti non sempre vengono giustamente riconosciuti; insomma, una Formula Safety Car, almeno per ora.