Siamo soltanto al sesto appuntamento dei 21 previsti per questo campionato di Formula 1 e si fa sempre più forte la convinzione che nessuno dei piloti riuscirà a terminare la stagione senza subire penalità in griglia per l’utilizzo di almeno uno dei componente della Power Unit oltre il numero di quelli consentiti dal regolamento tecnico. Power unit Ferrari
Avevamo detto, prima ancora dell’inizio del campionato, che quest’anno l’affidabilità sarebbe stata uno dei grandi fattori che avrebbero determinato le sorti di questo mondiale. Ricordiamo infatti che quest’anno ciascun pilota avrà a disposizione soltanto 3 power unit, ciascuna delle quali dovrebbe percorrere la lunghezza di ben 7 Gran Premi con prove libere e sessioni di qualifiche comprese.
Quest’oggi, la FIA ha omologato per le due vetture dell’Alfa;Romeo Sauber, guidate da Charles Leclerc e Marcuss Ericsson, e per le due Haas, guidate da Romain;Grosjean e Kevin Magnussen, l’utilizzo di un secondo motore a combustione interna,;un secondo turbocompressore e una seconda MGU-H per ciascun pilota. Ovviamente, non ci sarà nessuna penalità per il Gran Premio di Monaco.
Sia Renault sia Honda hanno già confermato il “progetto” di utilizzare una quarta power;unit nel corso della stagione per essere sicuri di non riscontrare problemi di affidabilità durante una delle gare;ma – soprattutto – per sviluppare al meglio i loro motori e cercare di colmare quel gap, ancora importante, da Ferrari e Mercedes.
Questa scelta della Ferrari di far montare il nuovo motore ai suoi “team satellite” alla sesta gara, per di più su una pista dove il motore non è l’elemento principale, ha colto un po’ di sorpresa. Che stia pensando anch’essa alla filosofia del quarto motore?
https://f1ingenerale.com/tabellone-2018-componenti-power-unit-cambio-e-remprimende/
Power unit Ferrari