L’ultimo appuntamento prima della rituale pausa estiva per i team di Formula 1 si svolge sul caldo e tortuoso tracciato dell’Hungaroring, poco distante dal centro di Budapest, capitale dell’Ungheria. E’ il momento di tirare un po’ le somme delle precedenti gare svolte, capire ciò che ha funzionato bene e ciò che è stato sbagliato; ma è anche il momento per preparare il campo per quella che sarà una seconda parte di campionato tutta da battagliare. nuovo motore Ferrari
La Scuderia Ferrari gioca d’astuzia e anticipa i tempi in quanto, alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, ha messo a disposizione nuovi motori per i suoi clienti, Alfa Sauber e Haas. I due team avevano la possibilità di rifiutare tale opportunità e rimandare tutto a dopo la pausa estiva, ma invece hanno ben accettato di installare i nuovi motori sulle proprio monoposto.
Il motore numero 2 era stato installato al Gran Premio di Monaco e ha completato tutti e sei i Gran Premi successivi, con quello monegasco compreso, senza alcun problema. Questo a dimostrare il grande passo in avanti fatto dalla Ferrari non solo dal punto di vista della prestazione, riuscendo a colmare il gap esistente con quello Mercedes, ma anche dal punto di vista dell’affidabilità. Fattore quest’ultimo cruciale in una stagione di 21 gare da disputare soltanto con 3 Power Unit.
Va ricordato che sulla monoposto della Ferrari numero 7, guidata dal finlandese Kimi Raikkonen, è installato il motore numero 2 ma con specifica 1 dal ben lontano Gran Premio di Spagna. Tuttavia, la Scuderia di Maranello non ha provveduto a nessuna sostituzione in quando il tracciato ungherese non è noto per essere una pista di motore. La sensazione è che l’affidabilità di questo propulsore sia talmente alta al punto da riuscire a disputare, con ottime prestazioni, ben 8 Gran Premi.
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Tornando ai team clienti, le due monoposto dell’Alfa Sauber e;la monoposto della Haas, guidata da Kevin Magnussen hanno installato un nuovo ICE, un nuovo turbocompressore e;una nuova MGU-H.
Discorso leggermente diverso invece per Romain Grosjean il;quale ha provveduto alla sostituzione soltanto dell’ICE per;non incorrere in penalità su una pista che rende difficili i sorpassi se avesse installato la terza unità del turbocompressore e della MGU-H.
All’interno del Paddock, sono due le linee di pensiero su questo nuovo motore:
- UNITA’ FRESCA CON SPECIFICA 2: un motore fresco da poter gestire assieme al motore con specifica 3 che arriverà nella seconda parte di campionato, prendendo penalità su;piste che facilitano i sorpassi, e lottare alla pari con i altri team di metà classifica che sappiamo già adottare la “filosofia del quarto motore”. Nel frattempo, continuare a fornire dati alla Ferrari utili per l’introduzione della terza evoluzione.
- MOTORE EVO3: motore con la terza ed ultima evoluzione da testare tramite clienti su;una pista che non comporta assai sforzo per il propulsore in vista delle piste di Spa e Monza, dove;la Ferrari stessa lo introdurrà sulle proprio monoposto. Secondo la;Gazzetta dello Sport, i vantaggi di;questa evoluzione derivano da aggiornamenti alle testate, nuove camere di combustione e;un incremento delle prestazioni del turbocompressore. Addirittura, c’è chi parla di un incremento di 40;cavalli rispetto al motore precedente.
Segnaliamo anche la sostituzione del pacco batteria e della centralina per Lewis Hamilton, arrivato alla seconda ed ultima unità disponibile essendo ormai, come ribadito, a metà stagione. Semplice rodaggio.
Tabellone F1 2018 – Componenti Power Unit, Cambio e Reprimende
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