Gunther Steiner ha svelato i dettagli della telefonata con Gene Haas che ha portato al suo improvviso addio alla scuderia americana poche settimane fa

L’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari e lo scandalo legato a Christian Horner hanno fatto passare in secondo piano quella che è stata un’altra clamorosa notizia di questa surreale pausa invernale, ovvero l’addio di Gunther Steiner alla Haas. Il manager di Merano, alla guida della scuderia americana da dieci anni, è stato infatti costretto a fare un passo indietro in seguito alla disastrosa scorsa stagione, lasciando il timone in mano ad Ayao Komatsu.
A quasi un mese dalla notizie, l’italo americano, parlando ad Autocar, ha svelato maggiori dettagli sulla telefonata shock avuta con Gene Haas a fine Dicembre: “È stata una cosa improvvisa. Mi sono detto: ‘Ok, che cosa vuoi dirmi?
Mi ha detto: “Non voglio prolungare il contratto”. Allora gli ho risposto: “Alla fine, la decisione spetta a te. È la tua squadra e il contratto è scaduto. Cosa posso fare? Pensi che sia giusto o no? Qualsiasi cosa io dica, non sarai d’accordo, quindi chiudiamola qui”.
“È stata una telefonata molto breve, non è stata una grande discussione o altro. È stato anche molto strano. Lavori con qualcuno per 10 anni e ricevi una telefonata del genere. È strano. Sono andato avanti. Comunque, non riuscivo più a credere a quello che stava accadendo”.
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Proseguendo con l’intervista Steiner ha sottolineato come la mancanza di investimenti negli ultimi anni abbia giocato un ruolo decisivo nella sua dipartita: “Qualcosa doveva cambiare. Non sto dicendo che Haas ha sbagliato, ma tutti gli altri hanno fatto bene”.
“La F1 è cambiata da quando Haas ha iniziato a dove è arrivata negli ultimi cinque anni. È un gioco completamente diverso. Sono tutte squadre forti. Basta aprire gli occhi, se si capisce la F1, e guardare cosa fanno gli altri, e la Haas non lo sta facendo. A un certo punto, non si può andare da nessuna parte con questo approccio”.
“Una volta che tutti hanno capito il budget cap, tutti hanno iniziato a investire nelle infrastrutture. Al momento, acquistare materiale da fornitori esterni non è il modo migliore per farlo. Bisogna investire, non solo spendere soldi, ma investire soldi per ottenere soldi, e Gene non voleva farlo”.
Haas ha presentato la VF-24 pochi giorni fa, la prima a essere svelata in ordine di tempo. Tuttavia, il nuovo Team Principal Komatsu ha preferito restare con i piedi ben piantati a terra, consapevole che, almeno nelle prime gare, la scuderia americana continuerà a navigare nelle retrovie.
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