Fernando Tornello, commentatore di ESPN, ha difeso Helmut Marko in seguito alla pioggia di critiche ricevute sui social e non solo per le affermazioni razziste espresse nei confronti di Sergio Perez poche settimane fa.
Fernando Tornello, commentatore di ESPN, ha difeso Helmut Marko in seguito alla pioggia di critiche ricevute sui social e non solo per le affermazioni razziste espresse nei confronti di Sergio Perez poche settimane fa. Quanto successo di recente è però solo l’ultima di una lunga sfilza di uscite discutibili da parte del consulente Red Bull, il quale ha messo in atto una vera e propria denigrazione nei confronti del messicano, e trovandosi costretto a scusarsi pubblicamente.
Tornello sta dalla parte di Marko nella controversia legata a Sergio Perez
“Come tutti sappiamo, ha dei problemi in qualifica. Ha delle fluttuazioni nel rendimento. È sudamericano e non ha la concentrazione che ha Max Verstappen o che aveva Sebastian Vettel, ma le gare sono il suo forte e aveva un ottimo ritmo”.
Così si era espresso poco tempo fa l’austriaco sul rendimento altalenante del nativo di Guadalajara, soprattutto rapportato al compagno di squadra. Sono arrivate in seguito le scuse pubbliche, peggiorando però forse la situazione: “Non volevo dire questo. Volevo dire che un messicano ha una mentalità diversa da un tedesco o da un olandese. Ma chissà, forse è sotto controllo”.
Intervenuto ad Esto, però, Tornello ha voluto prendere le parti dell’80enne di Graz: “Vi state facendo troppi problemi per quello che dice. È semplicemente un provocatore. Quello che vuole fare davvero è motivare i piloti, ma è molto duro”.
“Lo fa per stuzzicare e pungolare i piloti in modo che riescano a tirare fuori di più dalla macchina e a migliorare con grinta e impegno. Credo che questo sia il motivo per cui ha detto questo di Checo. Non è con lui, il problema è davvero con tutti”.
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Dopo la bufera mediatica che ha investito Marko, Perez ha accettato le sue scuse ed archiviato la questione, anche se, ovviamente, si fa a fatica a credere che le abbia realmente accettate.
“Non parla male di Verstappen perché non gli dà ragione e deve averlo come un bambino viziato”, aggiunge il commentatore messicano. ”Se Max lascia la squadra, le cose inizierebbero a complicarsi perché andrebbe in una squadra rivale al top, quindi devono tenerlo lì. Prendetelo con il sorriso sulle labbra”.
Ciò che non si contesta all’austriaco non è l’intenzione, che può essere anche nobile per certi versi (spronare i piloti a fare meglio), ma i modi e le parole utilizzate. Abbiamo visto, negli anni, come ogni suo intervento nei confronti di piloti e non sia sempre stato fatto passare liscio, tranne questa volta. Ecco allora che, forse, non c’è più spazio per figure come Helmut Marko nella Formula 1 moderna.
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