Hockenheim, ora il ritorno nel calendario di F1 è sempre più concreto

Grandi passi in avanti per la Germania: Hockenheim si assicura nuovi investimenti e punta al ritorno in F1.

Il GP di Hockenheim è stato per lungo tempo una delle tappe storiche nel calendario di F1. Poi, improvvisamente, non si è corso più in Germania: l’ultima gara risale al 2019, e a trionfare fu un giovanissimo Max Verstappen.

Nelle ultime settimane è saltata fuori l’ipotesi di un possibile ritorno di Hockenheim nel calendario di F1. Tale probabilità è diventata più concreta con l’arrivo di nuovi investitori che potrebbero riportare il circuito nella classe regina.

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Credits: McLaren su X

Secondo il sito tedesco Schwetzinger Zeitung, il 24 aprile scorso il consiglio comunale della città di Hockenheim ha approvato l’ingresso della Emodom Group GmbH, rilevando il 74,99% delle azioni della Hockenhimring GmbH. Alla holding si aggiungono altre imprese: il gruppo Timbra, Assenheimer, Motorworld, Paravan GmbH, Arnold NextG GmbH e Wirth.

La proprietà continuerà ad essere della città di Hockenheim, che in precedenza gestiva il 94% della Hockenheim-Ring GmbH.

Il piano è quello di investire complessivamente 250 milioni di euro nell’Hockenheimring nei prossimi cinque-dieci anni. Nel progetto, si pensa di ampliare il Porsche Experience Center (aperto nel 2019), costruire un hotel e un Motorworld come attrazione principale per gli appassionati delle quattro ruote.

Non ci sono ancora piani concreti per un ritorno del Gran Premio di Germania. L’amministratore delegato dell’Hockenheimring, Jorn Teske, rimane comunque positivo“Ci è già stato detto che c’è un grande interesse per la Germania come location”, ha detto in una nota.

“Non credo che si tratti solo di parole. Naturalmente anche i principali dati economici giocano un ruolo importante per la Formula 1. E non mi è del tutto chiaro fino a che punto siano disposti a ridurre le quote massime di iscrizione.”

Un ritorno nel calendario di F1 sarebbe solo possibile a patto che non ci siano rischi finanziari: “La nostra risposta è sempre la stessa: in altri paesi ci sono finanziamenti incrociati da parte di terzi. Qui finora non è stato così. Se non cambia nulla o la Formula 1 non è disposta a scendere a grandi compromessi, non può funzionare.”

La Germania potrà quindi tornare nel calendario di F1, a patto che ci siano giuste quote d’iscrizione e le infrastrutture siano adeguate. Con questi nuovi investitori, l’ipotesi si fa più concreta.

Crediti immagine di copertina: XPB Images

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