Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem è convinto che Andretti riuscirà a superare anche l’ultimo scoglio della candidatura presentata per entrare in Formula 1 nel 2026, con la decisione finale ora in mano a Liberty Media.
Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem è convinto che Andretti riuscirà a superare anche l’ultimo scoglio della candidatura presentata per entrare in Formula 1 nel 2026, con la decisione finale ora in mano a Liberty Media. La scuderia americana, nonostante abbia soddisfatto tutti i requisiti richiesti dalla federazione, dovrà ora trovare gli accordi commerciali con Liberty Media e trovare un punto d’incontro con le scuderie, quest’ultime contrarie all’ingresso di un undicesimo team.
Ben Sulayem fiducioso sull’approvazione finale di Andretti da parte di Liberty Media
“Il processo non è stato facile, ma la dovute verifiche sono state fatte”, ha dichiarato Ben Sulayem a Sky. “Il processo di apertura della manifestazione d’interesse è stata una grande mossa per la FIA”.
“Abbiamo 12 squadre autorizzate a competere e, come potete vedere, la maggior parte dei circuiti ne ha più di 12. Se si considera che abbiamo il film di Hollywood in corso, abbiamo comunque una squadra in più. Questo non può che aumentare il livello dello sport”.
“Se guardiamo in casa nostra, la FIA, qual è la nostra missione? Quali sono i nostri obiettivi? La nostra missione è molto chiara: promuovere, far crescere il motorsport ed essere equi. Certo, c’è il lato commerciale, che rispettiamo”.
La ferma opposizione delle scuderie deriverebbe, in primis, proprio dalla non volontà di dividere il prize money con un altro concorrente. In secondo luogo, come affermato da Helmut Marko, l’ingresso di un nuovo team ridurrebbe il valore di ciascuna delle scuderie presenti oggi, scenario ovviamente da scongiurare in epoca di budget cap.
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Tuttavia, secondo David Dicker, fondatore di Rodin Cars (una delle candidate scartate dalla FIA), ritiene che tale problema non sussiterebbe: .”Il prize money è di 900 milioni di dollari, a quanto mi risulta. Quindi si tratta di 90 milioni di dollari per squadra. Se si aggiunge un’altra squadra, servono altri 90 milioni di dollari. Non si tratta di 200 o 600 milioni di dollari. Tutti i discorsi sulla diluizione non sono razionali”.
“Non riesco a pensare ad altro”, ha aggiunto il presidente arabo, facendo intendere che l’opposizione delle scuderie sia dovuta puramente ad una questione economica.
“Abbiamo fatto le domande giuste alla Cadillac e alle persone, ad Andretti, a tutti loro. Quando sono tornati da noi, non c’è stato modo di resistere perché il team aveva già spuntato tutte le caselle. È un bene per lo sport. Sono davvero fiducioso che andranno avanti”.
Arrivati a questo punto, si attende solamente la decisione ufficiale da parte di Liberty Media, anch’essa non particolarmente entusiasta nell’apprendere dell’approvazione della prima fase di candidatura da parte della FIA.
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