F1 | Una lobby interna in Haas ha cospirato contro Steiner?

Bernie Ecclestone ha riservato pesanti critiche a Gunther Steiner, con il suo ruolo da ”superstar” all’interno della serie Netflix che potrebbe paradossalmente aver affossato la sua figura

Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto lo scorso 11 Gennaio, con Haas che ha ufficializzato l’inaspettato addio di Gunther Steiner tramite un comunicato. L’italo americano ha così lasciato il timone della scuderia americana dopo dieci anni, e al suo posto è stato scelto Ayao Komatsu, direttore degli ingegneri e presente in Haas fin dallo storico debutto in Formula 1 nel 2016.

Oltre agli screzi con Gene Haas su come mandare avanti la baracca, sono in molti ad aver sottolineato come la grande visibilità e popolarità ottenuta da Steiner grazie alla serie TV Drive To Survuve abbia finito per ritorcersi contro, finendo anche per oscurare la squadra, che invece arrancava in pista e sprofondava nelle retrovie.

Steiner Haas
L’addio di Steiner è davvero una cattiva notizia per Haas? © Haas

Il successo di Netflix si è ritorto contro Steiner

Non c’è mai stato un boss di una squadra così fallimentare che sia comunque diventato una superstar grazie ad una serie statunitense”, ha affermato il magnate britannico, commentando la notizia.Ai miei tempi, quando contavano solo le prestazioni, non era mai accaduto”.

Ad aggiungerci il carico da novanta ci ha pensato invece Craig Slater, il quale ha parlato di come la presenza di Steiner fosse diventata troppo ingombrante all’interno della squadra: ”C’era un po’ di lobby all’interno del team Haas. Quelli che non amavano Guenther hanno detto: “È lo show di Guenther Steiner?”

“Dovremmo fare tutto questo mentre la squadra non sta performando così bene?”. E forse questo ha influito sul fatto che alla fine sia stato sostituito. Penso che ci siano molte persone che sono deluse dalla partenza di Guenther. Come dappertutto, ci saranno persone che pensano ‘oh beh, forse non sono così sicuro che mi piaccia colui che sta prendendo il suo posto”.

“E poi ci saranno altri che penseranno ‘no, capisco da dove viene Komatsu. Questa è una mossa positiva per me’. Penso però che ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a tutto questo”.


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Sempre secondo Slater, inoltre, il manager di Merano avrebbe richiesto a Gene Haas di investire maggiormente sulle infrastrutture: ”Voleva disperatamente un investimento significativo nella fabbrica di Banbury e nell’infrastruttura generale della squadra. Pensava che la struttura fosse ormai superata e che fosse necessario investire di più per far progredire la squadra”.

”Gene voleva vedere i progressi compiuti prima di spendere ancora molto per nuove attrezzature e per l’espansione delle infrastrutture. Steiner si lamentava del fatto che le strutture fossero molto indietro rispetto alla concorrenza”.

Molte scuderie, in tempi più o meno recenti, hanno iniziato ad investire molto sulle infrastrutture. È il caso ad esempio di Mercedes, che recentemente si è visto approvato il progetto d’espansione della sede di Brackley, che prevederà la costruzione di tre nuovi edifici volti a migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti.


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O la stessa Red Bull, che mira ad utilizzare la nuova galleria del vento già nel 2026. Anche Aston Martin ha inaugurato il nuovo immenso campus lo scorso Luglio in occasione del GP di Silverstone, e che verrà ultimato nel prossimo futuro.

Per una Formula 1 che che vede sempre più ingegneri ricoprire il ruolo di team principal, rimane da capire quale impronta Komatsu vorrà dare alla Haas nell’immediato, con la stagione ormai alle porte e con la VF-24 rimasta senza guida tecnica dopo le dimissioni di Simone Resta. Il giapponese avrà la pressione addosso di dover ricostruire un team in tempi record e portare risultati allo stesso tempo. 

Gene Haas ha dichiarato di non avere più intenzione di concludere il campionato all’ultimo posto, ma senza investimenti mirati sarà difficile che la scuderia possa schiodarsi da quella posizione. Tuttavia, solo il tempo ci dirà se l’addio di Steiner avrà fatto bene all’ambiente o se si rivelerà un grosso rimpianto.

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