Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha difeso l’ex pilota della Haas Mick Schumacher, affermando che Gunther Steiner non avrebbe mai osato trattarlo così se ci fosse stato il padre Michael.
La storia tra il figlio del Kaiser e Haas si è conclusa nel peggiore dei modi al termine della scorsa stagione. Un biennio difficilissimo per il tedesco, il quale ha pagato i tanti incidenti ed il confronto con il compagno di squadra Magnussen. Inoltre, le numerose umiliazioni pubbliche da parte del team principal hanno contribuito all’addio del pilota. Il team principal della Mercedes Toto Wolff ha però difeso l’ex pilota della Haas Mick Schumacher, affermando che Gunther Steiner non avrebbe mai osato trattarlo così se ci fosse stato il padre Michael nel biennio.
Wolff difende Mick Schumacher dalle critiche di Steiner e Haas
“Sono sicuro che se Michael fosse stato al suo fianco in quei due anni alla Haas, Steiner non avrebbe mai osato trattare Mick in questo modo.I suoi genitori lo hanno cresciuto molto bene”, afferma il team principal austriaco. Secondo Wolff, dunque, la mancanza del padre nel non aver potuto affiancare Mick nei suoi due unici anni (per ora) in Formula 1 avrebbero permesso a Steiner di fare la voce grossa, prendendosi spesso gioco del ragazzo.
Schumacher non ha certamente brillato nel biennio in Haas. Tantissimi gli incidenti ed i danni provocati. Tra i più noti, troviamo il crash a Montecarlo e l’incidente al termine delle FP1 nel GP del Giappone dello scorso anno. Specialmente quest’ultimo episodio aveva mandato su tutte le furie il team principal americano, tanto da dedicargli un intero paragrafo nel suo nuovo libro ”Surviving to Drive”.
“Fu semplicemente ridicolo. È successo durante un fo***to giro di rientro ai box. Non posso permettermi di avere un pilota che non sia sicuro di guidare una vettura durante un giro di rientro. Sapete quanto personale avrei potuto assumere con 700.000 dollari? E invece mi sono ritrovato a dover cercare tutti quei soldi”.
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Parole sicuramente non al miele nei confronti del pilota tedesco, il quale è stato poi prontamente sostituto a fine stagione per il rientrante nonchè connazionale Hulkenberg. L’ex pilota di Renault e Racing Point ha già ben figurato ad inizio di questa stagione, nonostante lo stop di due anni.
Il figlio di Michael, oltre ad aver abbandonato momentaneamente la F1, ha anche lasciato la FDA per accasarsi in Mercedes. A partire da quest’anno, infatti, Mick ricopre il ruolo di pilota di riserva per la scuderia di Brackley. Per quanto riguarda un ritorno come pilota ufficiale, invece, la speranza di tornare in griglia è legata probabilmente al debutto di Audi in Formula 1 nel 2026.
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