A oltre dieci anni di distanza dal celebre “Multi 21” nel GP di Malesia, Mark Webber ha svelato un inedito retroscena sull’episodio che lo vide protagonista con Sebastian Vettel.
Sono passato ormai più di dieci anni ma gli appassionati ricorderanno come se fosse ieri quel rocambolesco GP di Malesia del 2013, con Fernando Alonso su Ferrari costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri, e con la famigerata guerra in casa Red Bull tra Mark Webber e Sebastian Vettel, con quest’ultimo che disobbedì agli ordini di scuderia imposti dal team, superando il compagno di squadra a pochi giri dal termine e prendendosi di forza la vittoria numero 27 della carriera.
Ancora oggi, infatti, si parla molto del famoso team radio ”Multi 21”, vero spartiacque della guerra interna tra i due alfieri Red Bull ai tempi, con il pilota australiano che si mostrò parecchio contrariato a fine gara per la decisione presa da Seb di ignorare deliberatamente il comando.
Interpellato sulla vicenda da Eddie Jordan e David Coulthard nel podcast Formula For Success, Webber ha svelato di aver ricevuto delle scuse da parte di Vettel una volta smaltita l’adrenalina del momento: “Seb si è scusato sul podio, cosa facile da fare, no?”
“Quindi penso che in quel momento il suo istinto, con il casco in testa, ci sia capitato a tutti: a volte il casco, quando è indossato, ti fa entrare in modalità fighter e vuoi portare a termine il lavoro per te stesso. L’egoismo ha una grande possibilità di influire sulle tue prestazioni e sull’esecuzione della gara”.
“In quella gara eravamo alle strette. Abbiamo fatto dei long run in terza posizione e pensavamo di non poter battere le Mercedes. Erano molto, molto veloci”.
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”Alla fine, man mano che la gara andava avanti, ho concesso a Seb di fermarsi per primo per proteggerlo, ironia della sorte, da Hamilton, perché Seb era sotto pressione da parte sua”.
”Una volta che ci siamo allontanati dalle soste e ci siamo liberati dall’undercut dei due Mercedes, la gara ha iniziato a girare a nostro favore”.
”Ed è qui che abbiamo avuto un disaccordo, perché prima della gara era stato stabilito che avremmo concluso il Gran Premio in questo modo. Ovviamente Seb ha fatto di testa sua e ha contrastato il pensiero della squadra”.
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