Adrian Newey ha raccontato una sua giornata tipo dopo l’annuncio della separazione ufficiale con Red Bull dello scorso mese di Maggio.
In un momento in cui i rumors più disparati si susseguono continuamente all’impazzata, Adrian Newey sembra in realtà molto tranquillo sereno su quel che sarà la sua vita sia professionale che privata una volta consumato il divorzio con il team di Milton Keynes, che avverrà nella primavera del 2025 ma non prima di aver ultimato il progetto RB17, la primissima hypercar targata Red Bull svelata ufficialmente proprio pochi giorni fa in occasione del festival della velocità a Goodwood.
Com’è cambiata la vita di Newey da Maggio a oggi
Parlando in un’intervista concessa al The Times, il designer britannico ha voluto condividere il racconto di una sua giornata tipo dopo l’annuncio della separazione ufficiale dello scorso mese di Maggio: ”La colazione è noiosa: muesli, yogurt e frutti di bosco, poi mi dirigo in fabbrica a Milton Keynes”.
‘‘Potrei guidare un’auto speciale della mia collezione, come la Lamborghini Miura o l’Aston Martin Valkyrie, che ho contribuito a progettare”.
”A maggio mi sono dimesso dal team Red Bull F1, ma ho mantenuto lo stesso ufficio, anche se ora sto lavorando a una hypercar ispirata alla Formula 1 per l’azienda, che chiunque può acquistare. La RB17 è una sfida unica: è progettata per piloti con un basso livello di esperienza fino a quelli abituati alle piste. Ne verranno costruite solo 50. Io ho già ordinato la mia”.
”Pranzo ancora in mensa con Christian Horner. La pasta in salsa di funghi è la mia preferita. Ora che mi sono allontanato dal mondo dell’automobilismo, mi sento più rilassato. Dopo pranzo lavoro al mio tavolo da disegno. Ho sempre progettato con carta e penna piuttosto che con il computer”.
Entrando poi nel dettaglio sui rumors di mercato attorno alla sua figura, Newey ha commentato: ”Non è stata una grande sorpresa quando altri team hanno mostrato interesse dopo il mio annuncio, ma non prenderò una decisione rapida sul mio futuro. Ho bisogno di una pausa per capire se voglio tornare in F1. Inoltre, non volevo rischiare di diventare stantio”.
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”Ci sono alcuni piloti, come Lewis Hamilton e Fernando Alonso, con cui mi sarebbe piaciuto lavorare, ma finora non è stato il luogo o il momento giusto per unirci. Mi sono trovato molto bene con Nigel Mansell alla Williams, e con Max Verstappen, con cui è stato un enorme piacere lavorare alla Red Bull”.
”Non so cosa mi riservi il futuro, ma quest’estate, invece di sfrecciare in giro per il mondo per assistere alle gare, potrò vedere la mia famiglia. A giugno Mandy (sua moglie) e io abbiamo portato i nostri due barboncini Bernardo, Yogi e Benji, a fare un giro in macchina lungo la costa meridionale per una settimana, il che è stato molto divertente”.
”Dopo decenni di lavoro in Formula 1, mi sono abituato alla pressione continua. Se non si vince si cerca di capire perché, e se si vince si cerca di rimanere lì. È un programma incessante, ma il motorsport è sempre stato nel mio sangue”.
Il 65enne di Colchester, secondo gli ultimi reports, sarebbe ormai in procinto di accettare la faraonica offerta di Lawrence Stroll e passare in Aston Martin, anche se una decisione definitiva, come da accordi interni presi con Red Bull al momento del comunicato, non verrà resa nota prima di Settembre.
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