Andrew Shovlin, trackside engineering director Mercedes, ha svelato i primi dettagli sul progetto W16 della prossima stagione.
Lavori in corso a Brackley
Sebbene manchino ancora dieci Gran Premi al termine della stagione in corso, le squadre iniziano già ovviamente a strizzare un occhio al 2025, ultimo anno dell’attuale ciclo regolamentare prima dell’avvento della cruciale rivoluzione tecnica che andrà in scena nel 2026.
Una delle scuderie ad aver sofferto particolarmente l’interpretazione delle attuali vetture a effetto suolo è Mercedes, con la stella a tre punte che, dopo aver dominato in lungo e in largo l’era ibrida dal 2014 al 2021, si è ritrovata di colpo a inseguire una straripante Red Bull, mattatrice assoluta nelle ultime tre stagioni.
Archiviati i fallimentari progetti della W13 e W14 firmati Mike Elliott, gli uomini di Brackley, guidati da James Allison, tornato a sua volta alla guida dello staff tecnico dall’Aprile scorso, hanno deciso di stravolgere il progetto 2024.
Dopo un avvio di campionato deficitario, la W15, aiutata anche dagli aggiornamenti introdotti da Miami in poi, sta finalmente permettendo a Lewis Hamilton e George Russell di togliersi grandi soddisfazioni, con Mercedes che ora punta al terzo posto nei costruttori occupato attualmente da Ferrari.
”Il principale punto debole che rimane è che in condizioni di caldo, su circuiti rear-limited, non siamo bravi come le McLaren o come Verstappen”, ha affermato Andrew Shovlin, trackside engineering director delle frecce d’argento.
“Lo abbiamo visto a Budapest e in Austria, ma il nostro gap sul passo gara a Budapest era minore. Penso che abbiamo fatto dei progressi nel corso delle ultime gare. Se si guarda a Silverstone, eravamo competitivi. Credo che la principale debolezza sia quella, però tutti cercano di sviluppare le proprie vetture. Se non si sviluppa a un ritmo più veloce degli altri, si rischia di retrocedere abbastanza rapidamente”.
La W16 un’evoluzione della vettura 2024?
”Vogliamo lottare davanti l’anno prossimo, quindi prenderemo sempre delle decisioni che ci permetteranno di farlo”, ha aggiunto il tecnico, spostando il focus sullo sviluppo del progetto della prossima stagione.
“Poi, in termini di galleria del vento, c’è il momento in cui si spostano progressivamente le risorse dalla vettura attuale a quella dell’anno prossimo. Credo che probabilmente tutti i team abbiano già iniziato a lavorare sulla vettura dell’anno prossimo”.
“La rapidità con cui si spostano le risorse è un fattore importante, ma i team potrebbero scoprire che ciò che funziona su questa vettura funziona comunque su quella dell’anno prossimo, o viceversa. Quindi non è come la sfida che avremo nel 2026, dove sarà una storia completamente diversa”.
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Parlando infine delle possibili differenze tra il progetto 2025 e l’attuale W15, Shovlin ha risposto: “Non abbiamo ancora deciso se il telaio rimarrà lo stesso. La realtà è che probabilmente non si può cambiare tutto. Ora siamo in una fase in cui stiamo cercando di valutare le cose per cercare il miglior ritorno per la spesa nel budget cap”.
“Tuttavia, credo che, dal punto di vista aerodinamico, la nostra vettura e quelle della maggior parte degli altri saranno un’evoluzione di quelle attuali: Ci saranno cambiamenti significativi, ma non si vorrà cambiare l’architettura della vettura e subire un brutto colpo in galleria del vento che poi si dovrà recuperare. Non credo che molti lo faranno”.
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