Archiviata la tappa di Monaco, Frederic Vasseur ha parlato delle possibilità di vedere una Ferrari competitiva per le prime posizioni anche in Canada e in Spagna
Alzi la mano chi, alla vigilia del campionato, avrebbe scommesso un centesimo sul vedere una Ferrari distante solamente 24 punti da Red Bull nel mondiale costruttori dopo le prime otto gare. Quanto compiuto dagli uomini di Maranello con la SF24 in pochi mesi ha quasi dello straordinario, considerando i valori di forza al termine della stagione 2023 e una RB19 capace di dominare ben 22 delle 23 gare disputate.

Ferrari competitiva ovunque d’ora in poi?
Il vento, sopratutto da Miami in poi, è cambiato, e sembra sempre più soffiare in direzione Maranello, con Charles Leclerc che, oltre ad aver spezzato la maledizione di vincere il GP di casa a Monaco, è riuscito anche a ricucire parecchio il gap in classifica da Max Verstappen, con il monegasco che ora si trova secondo in solitaria a ”soli” 31 lunghezze di margine.
Dove può arrivare quindi questa rossa? Guai ovviamente a scomodare la parola titolo, ma il sentore è che questa monoposto, già nata sotto i migliori auspici lo scorso Febbraio, possa dire la sua o quantomeno impensierire la compagine anglo-austriaca, che ora si ritrova anche a fare i conti con gli ingenti danni provocati dall’incidente tra Perez e Magnussen.
Rivolgendo lo sguardo alla prossima tappa in Canada e più in generale al prosieguo del campionato, Frederic Vasseur si è detto alquanto ottimista: ”Se si guarda agli ultimi tre eventi, come Miami, Imola e Monaco, il layout è diverso, l’asfalto è diverso, e siamo tutti lì in decimo. Non voglio dire che a Monaco abbiamo dominato, ma se si guarda al quadro globale, siamo in un decimo”.
”Direi che probabilmente è il potenziale della macchina oggi, perché sono piste diverse, asfalto diverso, mescole diverse. Le caratteristiche del Canada sono un po’ strane, perché ci sono curve a bassa velocità, molti cordoli e una velocità di punta molto elevata. Abbiamo buone sensazioni. Credo che gli ultimi tre eventi siano stati rappresentativi della situazione attuale e del potenziale attuale”.
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Parlando invece della tappa del Montmelò, snodo storicamente della stagione, il francese ha risposto: ”Barcellona è un buon mix di curve diverse, è impegnativo per i pneumatici. Dopo otto eventi, credo che abbiamo anche una buona visione dei diversi layout e abbiamo una gerarchia chiara”.
”Non è l’evento di Barcellona che cambierà radicalmente qualcosa. Non abbiamo fatto test negli ultimi due anni. È un po’ meno veritiera che in passato. In passato saltavamo tutti i potenziali problemi di set-up perché facevamo sempre due o tre giorni di test, il che significava conoscere perfettamente l’assetto della vettura”.
Con un terzo di campionato ormai in archivio, Vasseur ha già un quadro generale completo: ”Direi che mi fido di più del fatto che finora abbiamo disputato otto eventi su otto layout diversi con otto asfalti diversi. Per me il quadro è abbastanza chiaro”.
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