Christian Horner ha sottolineato la massiccia campagna di reclutamento fatta da Red Bull negli ultimi mesi lato Powertrain, soprattutto in casa Mercedes.
Nessuna preoccupazione
Nonostante gli addii di figure storiche come Rob Marshall, Adrian Newey, Jonathan Wheatley e la recente uscita di Will Courtenay, Christian Horner continua a riporre massima fiducia nelle risorse e nel progetto Red Bull, sebbene i risultati degli ultimi mesi non siano confortanti.
Mentre si lavora notte e giorno per cercare di portare a casa perlomeno il mondiale piloti, a Milton Keynes procede senza sosta anche lo sviluppo del progetto Powertrains, con Honda che smetterà di fornire le proprie Power Unit agli austriaci a fine 2025 per legarsi ad Aston Martin a partire dalla stagione seguente.
Red Bull, di contro, potrà contare sul supporto tecnico di Ford, che rientrerà in Formula 1 dopo oltre vent’anni d’assenza, nella realizzazione del primo motore interamente prodotto in casa. Un progetto decisamente complicato quanto ambizioso, che richiederà senza ombra di dubbio del tempo e dei rinforzi lato motoristi.
Questo è il grande obiettivo del team principal, il quale, si è detto maggiormente concentrato sul reclutamento in ottica 2026 piuttosto che sul piangersi addosso per i recenti addii: ”Con Adrian abbiamo avuto un’esperienza straordinaria”, ha dichiarato il nativo di Leamington Spa a Channel 4.
”È stato una parte importante di tutto ciò che abbiamo fatto, e guarderemo indietro con grande affetto e orgoglio a tutto ciò che abbiamo raggiunto collettivamente. Ma ha scelto di affrontare una nuova sfida. Sapevamo che sarebbe successo. Ci siamo preparati per questo”.
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“Adrian è stato sull’orlo del ritiro per 10 anni, quindi dovevamo essere preparati a questo. Credo che abbiamo forza in profondità. Ha scelto di continuare e di continuare altrove”.
“E naturalmente anche Jonathan, un membro della squadra di lunga data. Ma sono due nomi di alto profilo. La realtà è che sono solo due persone su 2000 che abbiamo all’interno del gruppo”.
“Abbiamo assunto quasi 250 persone negli ultimi 12 mesi, in tutto il progetto, nei gruppi propulsori, nel nuovissimo reparto motori che stiamo costruendo”.
“Non parliamo delle oltre 200 persone che abbiamo portato dalla Mercedes. Ci si concentra molto sulle due persone che se ne vanno, perché sono un po’ più visibili al pubblico”.
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