F1 | Ricciardo svela l’impressionante tempo nel test di Silverstone con la RB19

Daniel Ricciardo ha finalmente svelato l’impressionante tempo fatto segnare nei test Pirelli sul circuito di Silverstone nel mese di Luglio a bordo della RB19.

È passato ormai diverso tempo dal famigerato test Pirelli, svoltosi all’indomani del GP di Silverstone nel mese di Luglio, nel quale Daniel Ricciardo, a bordo della RB19, avrebbe impressionato talmente tanto i vertici Red Bull da ottenere l’immediato ritorno in Formula 1 con AlphaTauri. Grazie a quel test, l’australiano è tornato nelle vesti di pilota ufficiale dopo soli sei mesi dal temporaneo addio alla classe regina, mentre Nyck De Vries ha invece dovuto ingoiare un boccone amarissimo.

Ricciardo test Silverstone RB19
Ricciardo svela l’impressionante tempo nel test di Silverstone con la RB19 © Autosport

Le difficoltà nel riadattarsi alle velocità di una vettura di F1

”Durante il weekend di gara di Silverstone, ero lì come pilota di riserva”, ha affermato Daniel nel podcast beyond the grid ”La domenica, quando i piloti fanno i loro giri prima di schiersarsi in griglia e poi tornano, e fanno una piccola pausa prima di uscire per l’inno, ho già iniziato a mettermi mentalmente in quella posizione, perché sapevo che se il test fosse andato bene, le cose sarebbero potute cambiare rapidamente”.

”Ero certamente un po’ nervoso, ma alla fine ero entusiasta. Un po’ di nervosismo era dovuto al fatto che a luglio avevo ritrovato la fiducia in me stesso. Ero davvero convinto di poter fare un ottimo test. Quindi ho pensato: “Ora dipende da te. È tutto nelle tue mani”.

“Così ho fatto il test e, nel primo giro sono andato in testacoda due volte. In curva 4 ho fatto un testacoda. Un testacoda a velocità molto bassa, solo un po’ troppo affannoso sull’acceleratore. Poi ho fatto un altro testacoda alla curva 7 a bassa velocità. Anche in questo caso, mi sono girato e sono riuscito a partire”.

Il crono fatto segnare a pochi centesimi dalla pole di Verstappen

Dopo un naturale periodo di riadattamento, Ricciardo ha poi iniziato a risentire la confidenza nella vettura, persa nel terribile biennio in McLaren: ”Ho ripreso a spingere e ho iniziato a fare dei buoni tempi. Inoltre, la primissima volta che ho affrontato la curva 1 in pieno, ho pensato che il casco mi sarebbe volato via dalla testa, dimenticando quanto sia intenso per il corpo e quanto siano veloci queste auto”.

”Ho fatto il primo giro con un paio di testacoda e sono rientrato. Ho fatto forse otto o dieci giri. Poi abbiamo montato delle gomme nuove. Abbiamo imbarcato il carburante delle FP2 in macchina. Non voglio indorare la pillola. Il primo giro cronometrato che ho fatto è stato quasi perfetto. Togliendo il carburante per passare alla simulazione da qualifica, il tempo era di pochi centesimi inferiore a quello della pole di Max”.

Il giro che ha permesso al fuoriclasse olandese di scattare davanti a tutti nel GP di Silverstone è stato un 1:26.720. Considerando i sei mesi di inattività e il non aver mai provato la RB19, è facile capire perchè Horner e Marko siano rimasti estremamente colpiti dalla performance di Ricciardo.


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“Quando ho fatto quel giro, ero così entusiasta”, ha affermato Daniel con un gran sorriso.“L’ho trattato, ovviamente, come un giro da qualifica. 15 minuti prima, mi sentivo come se mi stesse per cadere la testa in curva 1. Quindi mi sono chiesto: ‘riuscirò a spingere con le gomme nuove e a fare un bel tempo?”

“Ho avuto quella sensazione in macchina e quella fiducia. Certo, all’inizio ero un po’ arrugginito, ma c’erano elementi della vettura che mi sembravano così familiari. Sapevo di cosa fosse capace la macchina. Non voglio dire che sia stato facile o senza sforzo, ma avevo molta fiducia. Quando ho guardato il tempo, mi sono detto: ‘Oh, non so se mi aspettavo di andare così veloce’.

Dopo aver convinto tutti, Ricciardo è stato immediatamente ufficializzato come nuovo pilota AlphaTauri, ritornando a Faenza dopo dieci anni. L’infortunio subito nelle FP2 di Zandvoort ha rallentato l’australiano nel suo ritorno al massimo della forma, ma lo strepitoso weekend in Messico ha confermato quanto di buono questo pilota può offrire, se messo nelle giuste condizioni.

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