David Coulthard ha utilizzato una metafora alquanto particolare nel descrivere le qualità e i difetti di Charles Leclerc come pilota.
Nonostante le tre vittorie, undici podi e tre pole positions e i 308 punti ottenuti fin qui nella stagione 2024, David Coulthard ritiene che Charles Leclerc abbia ancora degli angoli da smussare prima di poter essere paragonato alla grandezza di Max Verstappen.
Il fuoriclasse olandese, grazie alla fantasmagorica rimonta nel GP del Brasile dalla diciassettesima alla prima posizione, ha messo fine a un digiuno di vittorie che durava da ben dieci gare, non aiutato certamente da una RB20 che ha perso buona parte (se non tutto) dello strapotere evidenziato nel primo terzo di campionato.
Leclerc non ancora al livello di Verstappen
“Penso che Max sia arrivato come un prodotto fatto e finito, solo con qualche spigolo, mentre per altri c’è voluto un po’ più di tempo”, ha affermato l’ex pilota britannico al podcast Formula For Success.
“Charles è ancora come un cucciolo che ogni tanto fa la pipì sul tappeto. Una volta eliminati tutti questi piccoli errori, credo che entreremo in un’era d’oro della F1”.
Oltre al confronto tra Verstappen e Leclerc, Coulthard ha avuto anche qualche osservazione da fare sul recente stato di forma di Lando Norris, reduce dall’ennesimo passo falso a Interlagos che ha di fatto messo fine alle sue speranze iridate.
“Ogni pilota prende ogni spegnimento dei semafori come un’opportunità. Penso che al di fuori della macchina, probabilmente spera in un problema di affidabilità, un incidente e un errore o un qualcosa per Max”.
“Max può vincere a Las Vegas, ma tutti noi vorremmo vedere una resa dei conti ad Abu Dhabi. Sono entrambi persone molto gentili e normali fuori dall’abitacolo. La loro personalità è ovviamente quella di chi corre in macchina, Max tira fuori i gomiti, probabilmente un po’ più di Lando”.
“Tutto questo fa parte della crescita. Quanti anni ha Lando? 26 o 27 anni. Per molti versi sono ancora ragazzi. Per me è stato verso i 30 anni che ho capito il senso della vita, e questo ha coinciso con le mie migliori prestazioni”.
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