La Ferrari vuole un weekend da protagonista: Charles Leclerc, subito in forma a Singapore, commenta le prove libere della SF-24 in vista delle qualifiche.
Primo nelle FP1, secondo – ma per questione di millesimi – nelle FP2, Charles Leclerc può ritenersi soddisfatto del venerdì di prove libere della Ferrari a Singapore. Il monegasco ha commentato la giornata in pista sul tracciato di Marina Bay.
La Ferrari si candida ad un ruolo da protagonista assoluto sul tracciato cittadino di Marina Bay. A Singapore il Cavallino sembra trovarsi estremamente a proprio agio e si prepara a fronteggiare una McLaren a caccia dell’ennesimo trionfo.
Il team emiliano e quello britannico appaiono i principali candidati alla vittoria di Singapore. Già nel corso del venerdì i due alfieri – Norris e Leclerc – hanno scavato un importante solco con i rivali. Le Prove Libere 2 non decretano certo la griglia di partenza, ma testimoniano l’eccezionale fiducia di Lando e Charles già in avvio di weekend.
Inizio promettente, “ma c’è ancora da fare”
Secondo a 58 millesimi alla bandiera a scacchi delle FP2, il monegasco della Ferrari ha commentato con soddisfazione il venerdì di Singapore. “Oggi in macchina mi sono sentito a mio agio ma c’è ancora del lavoro da fare perché sia del tutto come piace a me”, ha spiegato Charles.
“È stato però sicuramente un buon punto di partenza“, ha continuato Leclerc. La concentrazione è tutta sulla sessione di qualificazione, fondamentale in un angusto tracciato come quello di Marina Bay. “Ora dobbiamo trovare il giusto equilibrio e mettere tutto insieme nelle qualifiche.”
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Norris-Leclerc è stato il duo di testa nelle FP2. I due piloti hanno mostrato un passo invidiabile, tanto da frappore – tra se stessi e gli altri – ben 6 decimi di gap. “Sarei sorpreso di vedere lo stesso distacco dietro di noi di nuovo domani. Sarà interessante vedere se la gerarchie cambieranno.“
Ottimismo riguardo alle prestazioni, leggera preoccupazioni per il meteo: “Le previsioni del weekend sono variabili. Dovremo adattarci molto rapidamente al loro mutare”
