Sebastian Vettel è fra i protagonisti della conferenza stampa nella gara di casa, il GP di Germania. Il campione del mondo, desideroso di cancellare il risultato dello scorso anno (ma senza rimuginarci sopra), affronta questo importante weekend con equilibrio e combattività. Il tedesco ha anche modo di commentare le performance del suo compagno alla Race of Champions, il giovane Mick Schumacher.
“Vittoria? Sono realista?” GP Germania Vettel
Pur evidenziando i numerosi progressi fatti dalla SF90 dall’inizio della stagione, Vettel non sembra convinto che il GP di Germania possa essere un vero punto di svolta.
“Voglio vincere, questo è certo, ma, come ho detto, sono anche realistico. Quindi, venendo qui, non sento che siamo i favoriti, ma sento che abbiamo una possibilità. Per me, questo è lo scopo di ogni gara. Hai la possibilità di fare bene. Questo è l’obiettivo e lo scopriremo durante il fine settimana. Ma sicuramente [Hockenheim] è un posto speciale per me. E’ molto vicino alla mia città, c’è tutta la famiglia in giro e amici vicini. Per trovare un buon modo per festeggiare, non avrei bisogno di andare molto lontano, quindi sarebbe molto utile.”
“Sarebbe bello avere Mick in F1”
Con la breve esperienza insieme nella Race of Champions e con l’affiliazione a Ferrari, Sebastian vettel ha avuto modo di conoscere meglio il giovane Mick Schumacher, attualmente impegnato in F2 con Prema. E,a quanto pare, ne ha davvero un’alta considerazione.
“Penso che sia fondamentale che gli venga dato il tempo che gli serve. Penso che sia giusto giudicare lui e li suoi risultati come ognuno di noi è stato giudicato e sarà giudicato, ma non è giusto misurare e confrontare troppo con gli altri e con suo padre. Non credo che sia giusto. E’ un’epoca diversa, corse diverse, ma sicuramente, come ho cercato di spiegare prima, Michael è stato colui che ha dato il via a un grande clamore quando eravamo bambini e quindi il nome Schumacher è conosciuto al cento per cento in Germania grazie a lui. Ovviamente, avere Mick alle porte della F1 e un giorno, si spera che unirsi a lui sarebbe un’enorme spinta per la Germania. In più, a prescindere dal nome, è un bravo ragazzo, quindi penso che le nostre dita siano incrociate per lui.”
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