L’obiettivo sta per sfumare, la colpa è di Sergio Perez: Helmut Marko boccia il messicano, sempre più ai margini della Red Bull.
Non è tra i rapporti più idillici quello tra Helmut Marko, consigliere della Red Bull, e il messicano Sergio Perez, sempre più ai margini del team. L’austriaco, nel giovedì di prove libere a Las Vegas, ha messo ancor più all’angolo il proprio pilota, descritto alla sorta di un vero e proprio bastone tra le ruote per il team di Milton Keynes.
Non è stata una prima giornata in pista semplice, a Las Vegas, per la Red Bull, questo è certo. L’insolito giovedi di prove si è concluso con smorfie e punti interrogativi sui volti degli uomini della scuderia austriaca. Le disastrose FP2 non solo hanno portato in dote due posizionamenti – la P17 e la P19 – da incubo, ma anche la consapevolezza di aver portato un’ala posteriore totalmente sbagliata.
Il malumore è palpabile, la Red Bull rischia di dover correre in Nevada con il solo obiettivo di limitare i danni. Chiudere la disputa già negli States appare ora come una possibilità più remota per Verstappen, mentre l’obiettivo del mondiale costruttori sembra oramai pura utopia. Per Helmut Marko, mai amante della diplomazia, la colpa è chiaramente da affibbiare a Sergio Perez.
Red Bull abbandona il sogno mondiale e… Checo Perez
Il classe ’43 di Graz ha commentato con vibrante disappunto le seconde libere ai microfoni della tedesca Motorsport-Total: “Con questa prestazione non abbiamo assolutamente alcuna possibilità di arrivare secondi nel mondiale costruttori, figuriamoci primi…”
Ad un comprensibile malumore per la scioccante FP2 di Red Bull, Helmut Marko ha scelto di aggiungere una secca bocciatura per Checo. “Questo ci è chiaro da tempo… Se osserviamo i punti ottenuti da Perez rispetto a quelli di Max si capisce qual è la nostra debolezza.“
“Vedremo ora se riusciremo almeno a conquistare il titolo piloti con Max“, ha osservato in chiusura il consigliere della Red Bull. All’olandese, in verità, manca solo un ultimo piccolo passo per aggiudicarsi il quarto iride consecutivo. Discorso certamente differente per il mondiale costruttori: il team austriaco paga caro la scarsa condizione di un Perez che, nonostante abbia in tasca un rinnovo per il 2025, rimarrà per settimane al centro dei rumors sul mercato piloti.
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