Costanza e tenacia su una Ferrari che eccelle in gestione gomme: lo stint di Leclerc a Monza stupisce gli increduli Norris e Piastri.
Adrenalinico ed emozionato alla bandiera a scacchi di Monza, freddo e cinico per 38 giri nel gestire uno stint interminabile su gomme hard: Charles Leclerc – insieme alla sua Ferrari – ha stupito anche i rivali della McLaren, Piastri e Norris, increduli nel corso della conferenza stampa post-gara.
A Monza in corsia box si perde tanto tempo: lo sanno bene anche i due piloti della McLaren, giunti al traguardo alle spalle di Charles Leclerc. La strategia ad un’unica sosta appariva sulla carta come la più rapida, ma tramutarla in pista si è rivelata impresa pressoché impossibile per tutti. O quasi.
McLaren distruggi-gomme: “L’anteriore sinistra come una moneta da 50 centesimi!”
“Si trattava di un grande rischio dal mio punto di vista”, spiega Oscar Piastri. L’opinione del compagno, Lando Norris, è del tutto simile, se non più pessimista: “Sapevamo che fosse l’opzione più rapida, ma non siamo riusciti ad attuarla… abbiamo semplicemente distrutto gli pneumatici un po’ troppo facilmente.”
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Durante la conferenza stampa la strategia del GP d’Italia è tra i temi più caldi. Piastri vuole vederci chiaro: “Devo tornare indietro e guardare il livello di graining sulla vettura di Charles al momento del mio secondo pit-stop. […] Già dopo pochi giri la nostra idea era che fosse una gara da due soste“, racconta l’australiano. “Si trattava solo di affrontare il graining. Quando sopraggiungeva non potevi praticamente premere il pedale del freno, perché la gomma anteriore sinistra si trasformava in una moneta da 50 centesimi!“
L’eccelsa gestione del graining: “Lì ho capito che ce l’avremmo fatta”
Proprio la gestione degli pneumatici, in particolare di quello anteriore sinistro, si è rivelata la chiave della corsa. Il ferrarista nel secondo stint è riuscito a gestire magistralmente il graining, mantenendo un ritmo costante sull’1:23.5 di media anche nelle ultime tornate. “Prima della gara volevo decisamente fare la strategia ad una sosta“, spiega Charles Leclerc.
Il monegasco ha avuto in testa la gestione del GP sin dal principio, nonostante alcuni iniziali timori: “Dopo 10 giri abbiamo visto la Red Bull iniziare a faticare sull’anteriore sinistra con le hard. A quel punto abbiamo iniziato ad avere qualche dubbio.”
Poi ecco il momento della sosta, arrivata al giro 15: “Pensavamo che fosse più difficile [attuare l’unica sosta] perché ritenevamo la hard la mescola più complicata da portare in fondo. Comunque, appena ho montato le dure, ho pensato che avessimo quella possibilità . Quando Oscar è rientrato per la seconda sosta ho sentito di aver maggior grip senza vetture davanti, specialmente sulle gomme anteriori. È a quel punto che ho davvero realizzato che potevamo farcela. “
“Sapevo che l’importante era gestire bene la gomma anteriore sinistra“, racconta il monegasco a Sky Italia. Poi la replica in conferenza: “Abbiamo svolto un grande lavoro con quello pneumatico anteriore sinistro, che è stato davvero fastidioso per tutti. Avevamo molto graining ma l’abbiamo gestito bene recuperando l’aderenza anteriore.”
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