Vivere l’addio di Lewis Hamilton a Brackley per inseguire il “sogno” Ferrari: la privilegiata prospettiva vissuta dal box Mercedes.
Lewis Hamilton e la Ferrari, un sogno di molti che sta per diventare realtà: c’è chi ha avuto il privilegio di vivere la vicenda dall’interno del team Mercedes. Il fortunato si chiama Matt Whyman, scrittore ed autore di un nuovo libro che racconta la vita all’interno della scuderia di Brackley-Brixworth.
“Inside Mercedes F1: Life in the Fast Lane”, così è intitolato il nuovo libro dello scrittore britannico Matt Whyman, che racconta le vicissitudini del team tedesco vissute da vicino, dalla più privilegiata prospettiva per un appassionato di Formula Uno.
L’autore del libro ha vissuto per alcuni mesi le avventure in Mercedes. Tra queste, Whyman ha potuto osservare da vicino i momenti dell’addio del campione inglese alla scuderia. Lo scrittore britannico ha scelto di parlare dell’esperienza ai microfoni del The Mirror. La notizia dell’addio di Lewis alla Mercedes ha rappresentato uno scossone per tutti, anche per il team stesso: “Poco tempo dopo l’annuncio arrivò il momento dello shakedown con la W15 a Silverstone”, ha raccontato Whyman.
“C’è stato un momento strano, durato circa 30 secondi. Voglio dire, quando è salito in macchina è tornato tutto normale”, ha spiegato. “Le persone si sono fatte una ragione e penso che abbiano compreso le sue ragioni, che sono davvero molto semplici”, si legge nell’intervista al giornale britannico.
“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa“. Così Enzo Ferrari parlava dell’effetto creato dalle sue ‘creature’, divenute negli anni leggenda. Il Cavallino Rampante è un sogno per chi cresce con la passione delle quattro ruote e Lewis Hamilton non fa eccezione.
Hamilton: “La Ferrari è il sogno di ogni bambino”
Whyman ha proseguito: “Ho chiesto direttamente a Lewis cosa stesse accadendo. Lui mi ha risposto: “È il sogno di ogni bambino che inizia a correre quello di gareggiare per la Ferrari. È semplicemente questo: non voglio concludere la mia carriera, guardarmi indietro ed avere rimpianti.”
Sul particolare momento dell’annuncio alla squadra: “La sua squadra significa molto per lui. Ogni anno li porta a giocare a paintball, vuole creare un legame prima della stagione. Mi ha detto di essere arrivato e di averli visti tutti che lo aspettavano. Mi ha spiegato che non è riuscito a scendere dalla macchina per 20 minuti. ‘Cosa dirò loro dopo tutto questo tempo?’, si è chiesto. È molto umano, non penso sia stata per lui una decisione semplice.”
Come hanno reagito i colleghi di Lewis? Whyman ha spiegato: “Credo che tutti lo capiscano. È la Ferrari e questo è un ragazzo che ha fatto tutto, quella era l’unica esperienza che gli mancava.”
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