La vittoria di Baku esalta Oscar Piastri ed il suo manager Webber se lo coccola: “Una gemma per lo sport, come il suo amico Sinner”.
Mark Webber si coccola Oscar Piastri: il GP di Baku ha ulteriormente consacrato il giovane australiano, autore di una corsa impeccabile che gli ha permesso di battere la Ferrari di Leclerc.
Il duello con Leclerc a Baku: “Lui e Oscar, due superstar”
“Oscar continua a fare cose incredibili”, ha commentato l’ex Red Bull – manager del pilota McLaren – ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”. “Punta alle stelle, al massimo, Stavolta il colpaccio gli è riuscito tenendo testa a Leclerc, che qui a Baku è straordinario, magico. Eppure Oscar si è difeso, anche quando è stato a tiro del suo DRS, sotto pressione per tutto il tempo.”
Webber esalta le qualità di un Piastri speciale nella resistenza su Leclerc: “Adoro veder combattere quei due. Sono una vera gioia per gli occhi, due vere superstar. Devi avere una classe mondiale per battere Charles a Baku. Oscar l’ha avuta: ha condotto una delle più belle gare di F1 da molto tempo ad oggi.”
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Il sorpasso sulla Ferrari #16 gli ha consegnato la leadership della corsa, con una manovra di “una perfezione chirurgica”, afferma Webber. “È stato clinico. Non era per nulla semplice. Quella è la sua forza, queste cose non le fai per caso. E ricordiamoci che ha disputato solo una trentina di gare in Formula 1, è ancora senza esperienza..: diventerà anche più forte di così.”
Oscar, i punti di forza descritti dal manager
Per il 48enne di Queanbeyan, Piastri hanella “continuità e solidità” i suoi punti di forza. “E ovviamente la velocità. Ma quello che impressiona è la consistenza”. Non solo: “La sua attitudine è imparare, assorbire informazioni e ridurre gli errori al minimo. È raro per uno della sua età. Quando entra in pista è come se inserisse una scheda nel cervello. Diventa un robot”.
Piastri come Sinner: il paragone di Webber
“Credo che molti non abbiano ancora compreso la sua capacità di essere al meglio su ogni tracciato, riducendo al massimo gli errori. Oscar è molto umile, sa di essere solo all’inizio. In questo lo vedo simile a Jannik Sinner.”
Il paragone di Webber non è casuale, Piastri e Sinner sono infatti buoni amici: “So che si sentono molto spesso. Oscar è appassionato di tennis e Jannik di F1. Di Oscar non sto dicendo che sia già il #1 al mondo come Jannik, ma come Jannik è una gemma che sta crescendo con serenità, senza esaltarsi. Non è un caso siano amici.”
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