Il rinnovo con la Red Bull, una scelta di vita: Sergio Perez racconta le molteplici offerte rifiutate in F1 per restare a Milton Keynes.
Sergio Perez e la Red Bull, un binomio destinato ancora a durare: il pilota di Guadalajara, al centro di numerosi mormorii sul suo futuro, ha raccontato la sua scelta di restare a Milton Keyens, nonostante le offerte recapitate da altri team di F1 all’indirizzo dell’esperto messicano.
Dopo una positiva prima parte di stagione, che sembrava aver scacciato i fantasmi del 2023, Checo Perez ha ritrovato grandi difficoltà a mondiale inoltrato. Con ben quattro podi nei primi cinque appuntamenti del campionato in corso, il messicano aveva illuso tutti, anche la Red Bull, che l’aveva repentinamente confermato anche per il 2025 accanto a Max Verstappen.
Un rinnovo prematuro e frettoloso, per molti, quello proposto dalla scuderia di Chris Horner all’ex Racing Point. Dopo un incoraggiante avvio di 2024, da metà stagione sono tornati i vecchi fantasmi: gare anonime, scarso feeling con la vettura, eliminazioni in Q2 o addirittura Q1 ed un podio che manca dal GP di Cina.
Perez: “Corteggiato da altri team, ma ho scelto Red Bull”
Eppure, nonostante le crisi e le molteplici critiche ricevute nel corso dei mesi, Sergio Perez è stato assai corteggiato da altri team di Formula Uno. A rivelarlo è stato il pilota stesso a GQ. “Ho avuto un’opportunità, anzi, due opportunità per cambiare scuderia.”
Dopo alcune riflessioni, la scelta di Perez è stata chiara: “Quando ci ho riflettuto ho pensato che amo davvero le sfide che affronto in Red Bull“. Al messicano non infastidiscono attacchi e rumors: “Fanno parte del gioco. Quando hai una o due gare storte si materializzano voci negative sul tuo conto. In qualche modo tutto questo fa anche parte della cultura del team Red Bull, dalle voci fino alle discussioni per i contratti… Fa tutto parte del gioco.”
Restare in Red Bull, accanto a Max Verstappen, per Perez è una grande opportunità. “Essere il compagno di Max è una sfida incredibile, ti allena per tutte queste cose. Voglio trascorrere l’ultima parte della mia carriera al top, dove la pressione è massima“. Pur riconoscendo le difficoltà ed il periodo negativo, Checo non si abbatte: “Alla fine dei conti, il 90% dell’attuale griglia vorrebbe aver avuto la mia carriera.“
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