Perez è ormai ai margini, Tsunoda irrompe e pregusta il sedile in Red Bull: Yuki non vede l’ora di confrontarsi con Verstappen.
È tutt’altro che saldo, nonostante il rinnovo estivo, il sedile di Sergio Perez in Red Bull: Checo è sempre più ai margini e Yuki Tsunoda sogna già le lotte in pista con Max Verstappen a parità di vettura.
A Las Vegas l’olandese inanella il quarto titolo iridato consecutivo. Le insegne della “Città del Peccato” illuminano la fredda notte del Nevada di Verstappen, mitigata da un quinto posto che vale la matematica. Max è campione del mondo tra gli sfarzi della Strip e può festeggiare, mentre il compagno Perez chiude l’ennesima gara dal bottino scarso.
Il messicano della Red Bull sta attraversando una crisi che ormai è diventata un’amara abitudine. Scattato dalla sedicesima piazza, Checo si è in verità distinto per alcune pregevoli mosse, come testimonia il doppio sorpasso in una curva sul temibile tandem Lawson-Magnussen. La rimonta del 34enne non porta però alle alte posizioni: Perez chiude in decima posizione, portando a casa un punticino, alle spalle di Yuki Tsunoda.
Tsunoda pregusta il posto di Perez
Proprio il pilota nipponico figura nella lista dei papabili a succedere Perez in Red Bull. Yuki non nasconde il proprio desiderio e spinge, ammiccando a Horner e Marko. “Sono pronto a lottare con lui, con Verstappen, è un mostro!”
“Non è però una cosa che posso decidere io”, spiega Tsunoda. “Ma se dovesse succedere, lotterei alla grande!”
Il classe 2000 della Racing Bulls scalpita. Dopo quattro stagioni alla corte di Faenza, il 24enne desidera fare il salto verso la “squadra madre” di Milton Keynes. Il momento appare propizio, la reputazione di Perez e debole e Tsunoda pregusta il prestigioso sedile: il “mostro” Verstappen è più vicino.
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