Nonostante l’incidente tra Sergio Perez e Carlos Sainz e la vittoria sfumata con Charles Leclerc, Frederic Vasseur si ritiene tutto sommato soddisfatto dal risultato Ferrari nel GP dell’Azerbaijan a Baku.
Leclerc beffato da Piastri
In quella che è stata probabilmente la gara più tirata e al cardiopalma della stagione, Ferrari torna a casa dalla trasferta di Baku con il sorriso sulle labbra e guarda alla prossima trasferta a Singapore con moderato ottimismo vedendo le prestazioni messe in mostra dalla SF24 per tutto il weekend.
Nonostante l’incidente tra Sergio Perez e Carlos Sainz e la vittoria sfumata con Charles Leclerc, la scuderia di Maranello ha comunque rosicchiato altri otto punti alla Red Bull nel mondiale costruttori, traendo vantaggio da un Max Verstappen apparso come non mai in difficoltà sul circuito cittadino azero.
”Charles è stato probabilmente un po’ troppo ottimista dopo il primo stint, perché eravamo molto a nostro agio e l’introduzione era comunque molto importante nel secondo”, ha commentato Frederic Vasseur a caldo a fine gara.
”Non ha spinto tanto nel secondo stint e probabilmente non è stato l’approccio giusto in quella fase. Alla fine è stato molto difficile risuperare Piastri, e quando sei dietro danneggi le gomme di più rispetto a quando sei davanti, perchè sei in aria sporca”.
”Perchè Leclerc non ha chiuso su Piastri: ”Come ho detto prima, eravamo al primo giro dello stint ed era anche importante proteggere le gomme, certo, più proteggere la posizione che le gomme”.
”Forse non l’ha visto. Non ha visto che Piastri era così veloce in rettilineo e l’ha colto un po’ di sorpresa, però ancora non ho parlato con Charles dopo la gara”.
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Nonostante la delusione per la vittoria sfumata, Vasseur è comunque ottimista per la competitività mostrata da Ferrari in questo weekend: ”Abbiamo il potenziale per vincere con il pacchetto che abbiamo oggi”.
”Eravamo in pole position, abbiamo dominato nel primo stint. Prima di parlare dei prossimi aggiornamenti, dobbiamo fare del nostro meglio con quello che abbiamo. Credo che oggi avremmo potuto fare un lavoro migliore, probabilmente tutti insieme, ma è andata come è andata”.
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