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F1 | È guerra tra Herbert e Jos Verstappen: l’inglese replica senza timori reverenziali

Johnny Herbert ha risposto alle insinuazioni di Jos Verstappen, secondo il quale i commissari FIA non dovrebbero rilasciare dichiarazioni alla stampa.

Tra Jos Verstappen e Johnny Herbert è ormai guerra annunciata.

Dopo la strenua difesa del tre volte campione del mondo nei confronti di Lando Norris in Messico, giudicata universalmente scorretta e ben oltre le righe, l’ex pilota britannico, oggi commissario sportivo FIA, aveva avuto da ridire sul comportamento dell’olandese, utilizzando anche parole molto dure nei suoi confronti.

Herbert Jos Verstappen
Johnny Herbert ha risposto alle insinuazioni di Jos Verstappen © Getty Images

“Mi infastidisce molto quando guida in questo modo, perché è incredibilmente bravo e, in questa fase del campionato, dovrebbe solo evitare situazioni rischiose e concentrarsi sulla guida al meglio”, aveva commentato l’inglese.

“Le penalità in Messico non impediranno a Verstappen di spingere fuori pista Norris in futuro”.

“Quando Max adotta questa mentalità aggressiva per ottenere un vantaggio mettendo fuori pista un altro pilota, deve rendersi conto che non è necessario. Dovrebbe puntare alla vittoria nel modo più pulito possibile”.

Immediata è poi arrivata la replica di papà Jos, secondo il quale gli stewards non dovrebbero rilasciare dichiarazioni alla stampa: “Una volta danno 5 secondi, un’altra 10 secondi. Deve esserci una linea di demarcazione anche in questo caso, in modo che si sappia quale penalità si sta ricevendo”. 

Herbert non abbassa la testa

Tornando sulla vicenda in una recente intervista rilasciata a SafestBettingSites.co.uk, Herbert ha contro replicato alle parole di Jos: “Sono Johnny Herbert lo steward e il professionista durante un weekend di gara e Johnny Herbert l’opinionista in altri momenti, che esprime ciò che pensa”.

”Quando sono uno steward, non esprimo alcuna opinione. Tutti ne hanno una Martin Brundle ha un’opinione. Perché non posso farlo io quando non sono in pista? La pista è il mio mondo da 50 anni. Se non sono d’accordo con quello che vedo in pista, lo dico. Non si tratta solo di Max. Criticherò chiunque se lo riterrò giustificato”.

“Capisco il punto di vista di Jos perché si tratta di suo figlio. C’è qualche pregiudizio? No, certo che no. Non sono stato l’unico a pensare che Max abbia esagerato in Messico. Lo pensavano anche Lando Norris e Zak Brown”.

“Quando parlo con le persone il lunedì o il martedì, non rientra nelle mie responsabilità di steward. Jos è sempre stato molto esplicito su quanto sta accadendo alla Red Bull. È questa la sua posizione? È tutto molto simile. Se hai un’opinione e vuoi esprimerla, allora puoi farlo”.

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