La FIA ha comunicato l’esito dell’investigazione in merito alla parolaccia proferita da Charles Leclerc nella conferenza stampa post GP del Messico.
Charles Leclerc non farà compagnia a Max Verstappen nello scontare lavori socialmente utili, ma sarà comunque costretto a mettere mano al portafoglio.
Nonostante le molteplici scuse in diretta poco dopo la parolaccia proferita nella conferenza stampa al termine del GP del Messico, la FIA ha comunque deciso di sanzionare il monegasco (seppur in modo lieve), nonostante l’olandese si sia lamentato di essere stato l’unico a ricevere una punizione.
“A quanto pare conta solo per me, perché dopo la gara in Messico qualcuno ha imprecato. Io non ho sentito nulla”, ha commentato il tre volte campione del mondo alla vigilia del weekend di Interlagos.
“È strano. In realtà quello che dice lui è peggio di quello che ho detto io nel contesto, ed era una conferenza stampa molto più importante con più persone a guardare”.
Leclerc se la cava con una multa
I commissari presenti a Interlagos, dopo aver revisionato il tutto, hanno deciso di multare il monegasco per una somma pari a 10.000 euro, di cui ”5.000 euro sospesi a condizione che non vengano commesse altre violazioni di natura analoga nei 12 mesi successivi”.
“Ho avuto un sovrasterzo e poi, quando mi sono ripreso, ho avuto un sovrasterzo dall’altro lato e mi sono detto: ‘f***’”, queste le parole che sono costate caro al numero 16.
Resosi conto della gaffe, Leclerc ha poi tentato di salvare il salvabile: “Oh, scusate! Oh, no, oh no! Non voglio unirmi a Max!”.
Terminata la conferenza, un delegato della federazione si è immediatamente avvicinato al ferrarista per chiedere spiegazioni, con quest’ultimo che si sarebbe prontamente scusato a più riprese.
Nel documento diramato dalla direzione gara poco fa, i commissari hanno spiegato che ”la politica della FIA è quella di garantire che il linguaggio utilizzato nei suoi forum pubblici, come le conferenze stampa, sia conforme agli standard generalmente accettati per tutti i pubblici e le trasmissioni”.
”Questo vale in particolare per le dichiarazioni dei partecipanti ai campionati, che sono quindi modelli di comportamento sia all’interno che all’esterno di questo sport. Questo è chiaro nei regolamenti FIA, ed è stato rafforzato da precedenti casi portati davanti ai Commissari Sportivi”.
”Durante l’udienza Leclerc ha espresso il suo rammarico per la sua momentanea mancanza di giudizio e ha affermato di aver compreso la sua responsabilità come modello per lo sport. I Commissari Sportivi hanno considerato come attenuante il fatto che Leclerc si sia immediatamente scusato”.
”I Commissari Sportivi, pur notando il comportamento contrito del pilota, hanno concluso che si sia verificata una violazione e che una penalità è giustificata”.
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2 commenti
Un solo commento: poveretti
Consiglio alla FIA di proporre una gara di circuito cittadino in Vaticano o alla Mecca visto il moralismo del grande capo. Fanno assolutamente pena questi sono commissari improvvisati, in effetti alcuni sono ex piloti che non hanno nemmeno tanto brillato nella loro carriera.
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