“Siamo stati fortunati”: Helmut Marko analizza il problema di Verstappen nelle FP1 d’Austria, osservando anche un “rischio penalità”.
La dea bendata bacia Max Verstappen anche nei momenti di sfortuna: Helmut Marko ha analizzato il problema alla Red Bull, ammettendo una certa dose di buona sorte ed escludendo illazioni su presunte penalità.

A metà della prima ed unica sessione di prove libere del weekend sprint di Spielberg, Max Verstappen è protagonista di una red flag. L’olandese rallenta vistosamente sul rettifilo principale ed è costretto a fermarsi a bordo pista. Una volta bloccata la vettura, il pilota inizia a retrocedere lentamente per alcuni metri fino a raggiungere rapidamente i marshal accorsi in suo soccorso.
Al termine delle qualifiche shootout a parlare della complicata mattinata della Red Bull è stato Helmut Marko. L’ex pilota di Graz dall’autodromo immerso tra le alpi della Stiria ha spiegato quanto accaduto. “Max era andato dritto in curva 1 passando su quegli alti dossi con quasi tutti gli pneumatici. Questo lungo ha disattivato un sensore per la pressione dell’olio e non arrivava più il segnale a riguardo.”
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Che fortuna nella sfortuna: Marko ringrazia la dea bendata
L’olandese ha dovuto alzare bandiera bianca, ma solo per pochi istanti. “Abbiamo avuto davvero tanta fortuna a trovarci proprio davanti ai box”, ha commentato Helmut Marko. “Dovevamo ovviamente spegnere il propulsore per salvarlo, ma fortunatamente abbiamo perduto solo uno o due giri. Essere sul rettilineo principale ha permesso alla vettura di andare in retro. I commissari sono riusciti a spingerla fuori dal circuito, dopodiché abbiamo disattivato il sensore e continuato la sessione.”
Max ha rischiato la penalità per la sua “retro”?
Alcuni si sono chiesti se la manovra di Verstappen di lasciar scivolare all’indietro la monoposto sul rettilineo fosse effettivamente conforme al regolamento. Il consulente Helmut Marko ha replicato con un attestato di fiducia nei confronti del direttore sportivo della Red Bull: “Credo che Jonathan Wheatley abbia un’ottima conoscenza di tutte queste regole e si mantenga in contatto con la direzione gara.”
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