Archiviata la grande gioia per l’inaspettata vittoria in Italia, Charles Leclerc è pronto a bissare il successo di Monza a Baku.
Ferrari all’attacco in Azerbaijan
Tra Charles Leclerc e Baku c’è sempre stato, storicamente, un feeling speciale. Tutti abbiamo infatti ancora negli occhi la straordinaria pole position del 2022, con il monegasco capace di rifilare quasi quattro decimi al secondo classificato. Pole bissata anche lo scorso anno, nonostante una SF23 decisamente inferiore a livello prestazionale rispetto all’aliena RB19.
L’Azerbaijan per Leclerc è però anche terra amara, amarissima in alcuni casi specifici. Basti pensare al 2019, quando Charles commise un pesante errore in Q3 in una sessione di qualifiche fin lì dominata, picchiando dritto per dritto contro le barriere all’ingresso del castello e compromettendo il proprio weekend.
Dinamica diversa ma delusione identica (se non maggiore) due anni fa, con il ferrarista tradito dalla sua F1-75 per un guasto alla Power Unit e costretto al ritiro dopo il pesante zero di Barcellona.
Smaltita l’euforia per i festeggiamenti post vittoria a Monza, Leclerc ha ora intenzione di sconfiggere anche la maledizione azera: ”Nel recente passato siamo stati piuttosto forti in qualifica qui, ma la domenica abbiamo sempre avuto problemi con la gestione delle gomme, che però quest’anno è uno dei nostri punti di forza”.
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”Spero questo non significhi che faremo fatica al sabato, ma mi aspetto un buon fine settimana. Non ci aspettiamo di essere al livello delle McLaren o delle Red Bull, ma più vicini a quanto visto nelle ultime tre gare, Monza esclusa. L’obiettivo è cercare di ottenere una domenica migliore rispetto agli anni passati”.
“È bello avere questa spinta dopo Monza, ma il mio compito è quello di ripartire da zero, perché su un circuito come questo puoi pagare il prezzo di un’enorme motivazione e di grandi aspettative“.
”Io mi concentro solo sul presente e cerco di non pensare troppo al passato. Provo solo a preparare questo weekend nel miglior modo possibile. Vedremo alla fine come andrà a finire“.
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