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F1 | Matt Whyman svela un altro retroscena sull’addio di Hamilton a Mercedes

Matt Whyman, autore del libro ‘Inside Mercedes F1: Life in the Fast Lane’, ha svelato un altro retroscena sulla scelta presa da Lewis Hamilton di lasciare il team a fine stagione.

Lewis Hamilton, come noto ormai da quasi un anno, lascerà Mercedes a fine stagione dopo ben dodici anni di enormi successi spesi alla corte di Brackley.

Whyman Hamilton Mercedes
Whyman ha svelato un altro retroscena sull’addio di Hamilton alla Mercedes © F1

Il sette volte campione del mondo, spinto anche dal rapido declino del team negli ultimi anni, ha colto la palla al balzo per accettare l’offerta di Frederic Vasseur e coronare finalmente il sogno di guidare per la Ferrari.

L’inglese avrà quindi modo di vestirsi di rosso alla soglia dei quarant’anni, con un contratto a cifre astronomiche che lo vincolerà al cavallino almeno per le prossime tre stagioni.

Guai però a scambiare la scelta presa come un banale capriccio.

Una decisione sofferta

“La sua squadra è molto importante per lui”, ha affermato Matt Whyman, autore del libro, ‘Inside Mercedes F1: Life in the Fast Lane’, in un’intervista concessa al The Mirror.

”Tutti i suoi ingegneri, Bono, tutta la squadra, significano molto per lui. Ogni anno li porta a giocare a paint-ball, un’esperienza di aggregazione pre-stagionale, e (anche quest’anno) era tutto pronto”.

“Mi ha detto di essere arrivato e di averli visti tutti in attesa di entrare. Ha detto che non è riuscito a scendere dall’auto per 20 minuti”.

“Era così colpito dalla domanda: “Cosa dirò loro dopo tutto questo tempo?”.

Sempre secondo l’autore britannico, Hamilton avrebbe ponderato perfettamente i pro e i contro della sua decisione: ”Lewis è molto umano. Non credo che sia stata una decisione robotica”.

“So che Lewis può sembrare molto concentrato e la sua è una decisione mirata, ma è un essere umano. Sa che ha delle ripercussioni, e a livello di amicizia era la cosa a cui teneva di più”.

“Parlando con i suoi colleghi, credo che tutti capiscano. È la Ferrari, e questo è un ragazzo che ha fatto di tutto. È l’unica cosa che non ha realizzato”.

Anche lo stesso Toto Wolff, riflettendo a distanza di diversi mesi dalla notizia shock, ha ammesso di non aver cercato di ostacolare in alcun modo la scelta presa dal britannico: “Penso che se qualcuno decide di andarsene, allora bisogna lasciarlo andare”.

”Ho parlato con Pep Guardiola molto tempo fa, è un mio amico. Gli ho chiesto: ‘Cosa fai se questo o quel giocatore se ne va?’ e lui mi ha risposto: ‘Cosa intendi?’, e io: ‘Cerchi di convincerli a restare?’. Mi ha detto che, se qualcuno pensa di poter giocare meglio altrove o di guadagnare di più, devo lasciarlo andare“.

“È una cosa che abbraccio allo stesso modo qui: se qualcuno vuole andarsene, allora cerchiamo di fare in modo che la situazione sia la migliore possibile per ognuna delle parti, in modo da decidere cosa succederà dopo“.

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