Max Verstappen si è detto spettatore disinteressato della guerra sul fronte tecnico tra McLaren e Red Bull scoppiata nelle ultime settimane.
Max Verstappen non intende prendere parte alla guerra sul fronte tecnico tra McLaren e Red Bull, scoppiata nelle ultime settimane prima con il caso relativo alle ali flessibili e al ”mini DRS’‘ della MCL-38, e poi con il ribattezzato ”T-tray gate” della RB20.
Proprio quest’ultimo è uno degli argomenti caldissimi del fine settimana di Austin, con la scuderia di Woking che ha accusato i rivali per il campionato di aver utilizzato un espediente in grado di modificare l’altezza del vassoio in regime di parco chiuso.
“Perché progettare il dispositivo per essere all’interno dell’auto quando per gli altri nove team è stato progettato per essere all’esterno?, aveva commentato il CEO McLaren alla vigilia del weekend.
”L’ingegno fa parte della Formula 1 e ci sono regole chiare. Non si può toccare la macchina se non per questioni legate alle impostazioni di guida del pilota“.
Una soluzione che, qualora fosse stata realmente implementata dai tecnici di Milton Keynes tra qualifiche e gara, avrebbe platealmente infranto il regolamento tecnico e probabilmente portato alla squalifica di Red Bull dal campionato.
La FIA però, in mancanza di prove tangibili, non ha potuto far altro che sigillare la zona del T-tray della RB20, e bandire il sistema d’ora in avanti, anche se la monoposto anglo-austriaca, come testimonia la pole e vittoria nella sprint di Max Verstappen, non sembra averne risentito granché.
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Proprio il fuoriclasse olandese, interpellato sulla battaglia politica intrapresa dalle due scuderie, si è detto spettatore disinteressato: ”Non mi interessa affatto. Abbiamo usato quel sistema per anni per poter regolare qualcosa più rapidamente, ma non possiamo farlo quando la macchina è completamente assemblata”.
“Non è necessariamente (un attacco da parte) di McLaren, è più Zak Brown”, ha poi aggiunto.
“A lui non piace Christian, e viceversa non credo che sia così. Ma il fatto che non si piacciano non è un mio problema. Ho un ottimo rapporto con Zak. Non è che ci chiamiamo, ma l’ho appena visto e poi va tutto bene”.
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