Unitosi ufficialmente ad Aston Martin nel ruolo di Managing Technical Partner, Adrian Newey ha svelato qualche retroscena sul suo addio alla Red Bull.
I retroscena di Newey
La notizia era ormai diventata il segreto di pulcinella ma adesso è ufficiale: Adrian Newey, che ha detto addio alla Red Bull lo scorso mese di Maggio, si unirà alle fila di Aston Martin a partire dal 2025, rafforzando un comparto tecnico che può già vantare nomi di primissimo piano, con i recenti innesti di Bob Bell da Alpine, Enrico Cardile, strappato poche settimane fa alla Ferrari, e l’ex Mercedes Andy Cowell nel ruolo di CEO.
Alle ore 11:00 italiane, Lawrence Stroll in persona ha accolto il progettista inglese, che si è detto onorato di entrare a far parte di un brand prestigioso come Aston Martin: “Sono entusiasta di entrare a far parte del team”.
”Sono stato enormemente ispirato e colpito dalla passione e dall’impegno che Lawrence mette in tutto ciò in cui è coinvolto. Lawrence è determinato a creare una squadra di livello mondiale. È l’unico proprietario di maggioranza di una squadra che si impegna attivamente in questo sport”.
“Insieme a grandi partner come Honda e Aramco, hanno tutte le infrastrutture chiave necessarie per rendere Aston Martin una squadra vincente. Non vedo l’ora di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo”.
Interpellato poi sul suo recente passato e sul suo addio alla Red Bull, il nativo di Colchester, che spegnerà 66 candeline il prossimo 26 Dicembre, ha svelato un interessante retroscena: “Ho deciso di smettere con la Red Bull, dopo il weekend di Suzuka in aprile. A quel punto non avevo davvero idea di quale sarebbe stata la prossima mossa”.
”Volevo solo avere la mente sgombra, fare il punto della situazione, godermi un po’ di pausa e sperare che, stando sotto la doccia da qualche parte, sarebbe scoccata la scintilla: “Sì, questa dovrebbe essere la direzione. Anche mia moglie Mandy è stata una parte importante delle nostre discussioni e di ciò che avremmo dovuto fare”.
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“Credo che verso la fine di giugno ho sentito che, in realtà, è quello che ho sempre desiderato, essere coinvolto come progettista nelle corse automobilistiche. È stata la mia ambizione fin dall’età di 10 anni o giù di lì. Ho avuto la fortuna di realizzarla”.
“Sarebbe esagerato dire che mi sono goduto ogni singolo giorno della mia carriera, ma oltre il 90% è stato estremamente piacevole. Mi piace ancora la sfida di cercare di migliorare le prestazioni della vettura. È la mia motivazione principale. È quello che mi fa alzare la mattina”.
Infine, parlando del motivo principale che lo ha spinto a fare un passo indietro, Newey ha dichiarato: “È risaputo che nel 2014, con il motore ibrido, ci siamo trovati in una posizione in cui non avevamo una Power Unit molto competitiva e senza luce alla fine del tunnel”.
”Quindi ho sentito che avevo bisogno di un’altra cosa in cui essere coinvolto, che ovviamente è stata la Valkyrie. Una volta ottenuta la PU Honda, la posizione era molto diversa e quindi sono tornato a occuparmi di Formula 1”.
”Ora è una squadra molto matura, quindi mi sono sentito in grado, una volta superato l’apice della progettazione della ricerca e del design della vettura 2022, di fare un piccolo passo indietro, perché la 2023 e la vettura di quest’anno sono in gran parte evoluzioni”.
“Ma questa è una cosa diversa. È una nuova sfida, un nuovo stimolo, e quindi faccio sempre ciò che ritengo necessario per il meglio della squadra”.
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