Nonostante l’accordo con Red Bull per la motorizzazione 2026 sia sfumato, Porsche non esclude un possibile nuovo interessamento alla Formula 1 nel prossimo futuro
Porsche lascia ancora una porta aperta per un suo possibile coinvolgimento in Formula 1 nonostante l’accordo saltato con Red Bull per la motorizzazione nel 2026. Parola di Michael Dresier, director of motorsport sale della casa di Stoccarda, secondo il quale, oltre al già massiccio investimento in varie categorie, tra cui la Formula E e il WEC, anche la classe regina del motorsport potrebbe rientrare nei piani futuri.

Porsche, non è detta l’ultima parola
“Il motorsport sarà sempre al centro dell’identità del nostro marchio”, ha affermato Dresier a BlackBook Motorsport. “La Formula 1 rimane una serie interessante per noi”.
”Per i prossimi anni, ci concentreremo sugli attuali programmi di fabbrica con la Porsche 963 nel WEC e nella serie IMSA, oltre che nella Formula E con la Porsche 99X Electric. Lì vogliamo lottare per le vittorie complessive. Questa è la nostra tradizione e il nostro obiettivo principale. Non commentiamo altre speculazioni”.
L’accordo sfumato con Red Bull ha spalancato le porte per il ritorno di Ford, che tornerà in Formula 1 dopo l’addio nel 2004 con Jaguar, e che ritroverà le medesime strutture a Milton Keynes, fungendo da partner tecnico per la divisione Powertrains.
Proprio il colosso statunitense, tramite le parole del direttore Mark Rushbrook, ha fornito un aggiornamento sullo sviluppo della Power Unit 2026: “Con Red Bull il lavoro sta andando benissimo, sono nostri partner e noi siamo concentrati sulla vittoria. Vogliamo avere la capacità di vincere nel motorsport e speriamo di farlo con il miglior partner possibile”.
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“Abbiamo fatto molti progressi nell’ultimo anno, ma c’è ancora molta strada da fare, con un sacco di sviluppo da fare per essere pronti ad essere sulla griglia di partenza nel 2026″.
Christian Horner, nonostante il progetto risulti ancora in uno stato embrionale, confida in Ford per la riuscita dell’iniziativa: “È un periodo impegnativo. Mancano 24 mesi prima che il motore venga imbullonato sul retro della RB22”.
“Non è un periodo così lungo nel mondo dei motori, quindi c’è ancora molto da fare in un arco di tempo molto breve. Sono convinto però che abbiamo le persone giuste e che possiamo farcela. Non vogliamo ancora entrare nel dettaglio di come siamo messi, ma siamo su una traiettoria”.
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