F1 | Russell e il sogno iridato: la statistica di Verstappen che lascia ben sperare

Nonostante siano passati sei anni dal debutto in Formula 1 nel 2019, George Russell confida di poter ancora diventare campione del mondo un giorno

Al netto di un talento cristallino e certamente indiscutibile, la carriera di George Russell in Formula 1 (almeno per ora) non è decollata come sperato, in particolar modo dopo il formidabile weekend in Bahrain nel 2020, quando il giovane britannico venne chiamato per sostituire in fretta e furia Lewis Hamilton, risultato positivo al Covid alla vigilia dell’evento, e solamente un errore ai box gli impedì di conquistare la prima vittoria in carriera alla prima in Mercedes.

Russell campione del mondo
Russell confida di poter ancora diventare campione del mondo © LAT Images

Il confronto con Verstappen

Da allora, dopo aver speso un’ulteriore stagione in Williams con altrettanti ottimi risultati, la parabola del numero 63 alla corte di Brackley non ha evidenziato picchi particolari, a eccezione della fantastica vittoria in Brasile nel 2022, che tutt’ora resta l’unico sigillo di una carriera comunque ancora molto lunga.

A sei anni dal debutto in Formula 1 nel 2019, infatti, Russell non ha ancora avuto modo di lottare per il titolo, complice anche la crisi tecnica che ha falcidiato la compagine tedesca negli ultimi tre anni.

Tuttavia, parlando in un’intervista concessa al Daily Mail, il britannico confida di poter ancora diventare campione del mondo un giorno: ”Ciò che mi fa ben sperare è che Max era alla sua settima stagione quando ha lottato per il titolo”.

”Io sono alla sesta e ho 26 anni, mentre Fernando Alonso ne ha 43. Vedendo le sue prestazioni, non vedo perché io non possa arrivare a quarant’anni. So che arriverà il mio momento. Non sono affatto preoccupato”.

”Credo che avremo la nostra occasione. Ora è il turno di Max, ma per i primi sei anni non lo è stato, il che è stato frustrante per lui. Devo continuare a lavorare sodo e non perdere la motivazione, perché non si sa quando arriverà l’occasione.

”Lando, Charles e io abbiamo vinto delle gare, ma nessuno di noi ha avuto la possibilità di lottare per il campionato. Sono un ragazzo leale e la Mercedes mi ha dato questa opportunità, ma voglio essere un campione del mondo”.


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Dopo un 2022 e un 2023 deficitario a livello di performance, anche quest’anno Mercedes sta pagando lo scotto di un progetto dal grande potenziale come quello della W15, ma difficile da far funzionare.

Nonostante ciò, Russell sa bene quali sono le capacità e le risorse del team:‘Un anno fa la McLaren era la squadra più lenta e ora è la più veloce. Abbiamo una grande squadra e abbiamo altre grandi persone che si uniscono a noi. Abbiamo James Allison di nuovo al timone, e non si lascia sfuggire nulla. C’è una chiara leadership”.

”Sono una persona piuttosto razionale. Il morale subisce un contraccolpo quando ci si rende conto che sarà una stagione difficile, ma il mio compito è quello di battere il mio compagno di squadra e di ottenere il massimo dalla macchina”.

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