Secondo Fernando Alonso, nemmeno l’arrivo di Adrian Newey sarà sufficiente per risolvere in toto i problemi che stanno affliggendo Aston Martin in questa stagione.
Un 2024 da incubo per Aston Martin
Dopo il quinto posto della passata stagione, condiviso a pari punti con Charles Leclerc, il 2024 si è trasformato subito in un calvario per Fernando Alonso e per Aston Martin, con la scuderia inglese che si ritrova al quinto posto nel mondiale costruttori con soli 74 punti, staccata di oltre 200 lunghezze da Mercedes e quasi 400 dal terzetto di testa composto da Red Bull, McLaren e Ferrari.
Già nel 2023, dopo un avvio di campionato portentoso nelle prime dieci gare, Aston Martin aveva iniziato a faticare nel tenere il passo della concorrenza. Trend che non ha fatto altro che peggiorare con il passare dei mesi fino a oggi, con Alonso e Stroll spesso tagliati fuori dalla zona punti.
Nonostante uno staff tecnico di assoluto valore e con l’imminente annuncio che legherà Adrian Newey al team di Silverstone, l’asturiano ritene che nemmeno il genio inglese sarà in grado di porre rimedio ai problemi da solo, ma che sarà necessario un enorme lavoro di squadra: “Penso che non sia compito di un solo uomo sistemare le cose”.
“È più che altro quello che abbiamo ora e quello che stiamo producendo. Capire cosa sta andando nella direzione giusta e cosa in quella sbagliata e cercare di preparare il 2025 in modo migliore”.
“Penso che abbiamo ancora tempo per reagire. Siamo ai primi di settembre. La McLaren è passata in quattro mesi dall’essere ultima al podio, quindi abbiamo esempi chiari”.
“Inoltre, la Mercedes ha iniziato come noi. Siamo stati alla pari con la Mercedes per le prime quattro gare, e loro hanno già vinto tre gare quest’anno. Non sono un fan delle scuse”.
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Con un 2025 che difficilmente riporterà la squadra al vertice, Alonso è consapevole di dover puntare forte sul 2026, anno in cui i nuovi regolamenti tecnici azzereranno nuovamente i distacchi in griglia e permetteranno ai team di ripartire da un foglio bianco: “Dobbiamo capire che il grande obiettivo è il 2026”.
“Ma allo stesso tempo, credo che come squadra potremmo accettare di non essere nella lotta per le prime quattro. Sono squadre di alto livello e sono ben davanti a noi. Ma ora che siamo dietro la Williams, dietro la Haas, dietro Racing Bulls, penso che dobbiamo alzare un po’ l’asticella. Dobbiamo migliorare”.
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