Secondo David Coulthard, Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel non rientrerebbero nei tre migliori piloti della storia Red Bull.
Verstappen regna sovrano
Dall’ormai lontano 2005 a oggi, sono ben dodici i piloti ufficiali ad aver corso per Red Bull, un progetto nato dalle ceneri della ex Jaguar, e che ha permesso a Dietrich Mateschitz, fondatore della nota azienda di bevande energetiche, di affermarsi anche ai massimi livelli del motorsport vincendo ben 13 titoli complessivi, di cui sei costruttori e sette piloti.
Di questi dodici piloti, gli unici due a essere però riusciti a diventare (pluri) campioni del mondo sono però soltanto due, ovvero Max Verstappen e Sebastian Vettel, con il tedesco capace di imporsi per quattro volte consecutive tra il 2010 e il 2013, e con l’olandese sulla buona strada per eguagliare il record condiviso con Lewis Hamilton e Michael Schumacher.
Eppure, secondo David Coulthard, che è stato il primissimo pilota a essere messo sotto contratto da Christian Horner vent’anni fa, nell’olimpo dei migliori piloti Red Bull c’è spazio solamente per il fuoriclasse di Hasselt.
”I migliori tre piloti nella storia Red Bull? Max, Max e Max”, ha commentato l’ex pilota britannico in un’intervista concessa a motorsport.com
“Non si può togliere nulla ai quattro titoli mondiali di Vettel , ma se si guarda alla sua carriera nel suo complesso, alla fine Seb non era più così impressionante come quando ha vinto i suoi titoli mondiali”.
“Guardate Michael Schumacher alla Mercedes; anche lui in quel periodo non era più così impressionante come ai tempi della Ferrari. Questo dimostra che ognuno ha i suoi tempi, ma credo sia ovvio mettere Max al primo posto”.
Al terzo posto, sorprendentemente, Coulthard ha preferito Mark Webber a Daniel Ricciardo, con l’australiano che sfiorò il titolo nel 2010 nonostante i riflettori fossero in larga parte puntati su Vettel, subendo però un’incredibile beffa nella gara conclusiva ad Abu Dhabi assieme a Fernando Alonso.
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“Direi Mark Webber davanti a Daniel Ricciardo, perché lui era più ‘uomo’ e Daniel un po’ più ‘ragazzo’, per così dire. Quest’ultimo è in parte dovuto al fatto che Webber non si è fatto mettere i piedi in testa da nessuno e, tra l’altro, ha risposto con un “niente male per un pilota numero 2”.
“Inoltre, l’attuale manager di Oscar Piastri ha dovuto competere per anni con l’allora campione del mondo, mentre Ricciardo ha preferito una remunerativa partenza verso la Renault piuttosto che lottare con un Verstappen in ascesa”.
“Questi ragazzi hanno tutti fatto la trafila in Red Bull hanno festeggiato i loro successi”, ha aggiunto in conclusione Coulthard. ”Seb ha firmato con la Ferrari con amore utilizzando una clausola, quando era ancora sotto contratto”.
“Quindi nessuno di questi piloti è fedele. È nella natura della bestia che l’egoismo vada di pari passo con l’essere uno sportivo”.
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