Secondo recenti fonti brasiliane, Gabriel Bortoleto sarebbe molto vicino a svincolarsi da McLaren e a unirsi al progetto Audi alla corte di Mattia Binotto.
Gabriel Bortoleto si avvicina ad ampie falcate ad Audi. Questa l’indiscrezione riportata dalla testata brasiliana ”Grande Premio”, secondo cui il nativo di San Paolo, campione uscente della F3 e attualmente leader in F2, sarebbe molto vicino a svincolarsi da McLaren e a unirsi al progetto capitanato da Mattia Binotto.
Sebbene manchino solamente due mesi al 2025, l’ex team principal Ferrari ha ribadito a più riprese di non avere particolare fretta nello scegliere il pilota che affiancherà Nico Hulkenberg nella prossima stagione, con la decisione finale attesa attorno alla metà di novembre.
Nelle ultime settimane si è parlato molto di un possibile interessamento della scuderia elvetica nei confronti di Franco Colapinto, con quest’ultimo finito però nel mirino dei vertici Red Bull, che vorrebbero strapparlo alla Williams (sotto lauto indennizzo) per affiancarlo idealmente a Max Verstappen nel 2025.
Non ancora completamente da scartare l’ipotesi rinnovo annuale per Valtteri Bottas, seppur i risultati ottenuti dal finlandese in questa stagione non giochino granché a suo favore.
Debutto nel 2025 o 2026?
Tuttavia, nonostante i colloqui positivi tra McLaren, Audi e l’entoruage del brasiliano (l’agenzia di management di Fernando Alonso), ci sarebbe ancora un nodo da sciogliere, ovvero l’anno del debutto ufficiale in Formula 1 per Bortoleto.
Sempre secondo la fonte sopracitata, il brasiliano avrebbe un sedile garantito nel 2026, ma la sua presenza ai nastri di partenza nella prossima stagione è ancora in dubbio, con le parti che continuano però a trattare.
Pochi dubbi invece per Max Verstappen, che proprio alla vigilia del weekend di Interlagos ha speso belle parole per il giovane collega: ”Io lo avrei già ingaggiato. Soprattutto pensando al futuro, al 2026, ai giovani piloti, ai grandi cambiamenti regolamentari”.
”È sempre bene abituarsi alla squadra per un anno, fare errori qua e là, integrarsi, capire un po’ la macchina. Quando si arriva al 2026 ci si sente molto più preparati e a proprio agio”.
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