Secondo Gunther Steiner, gli errori commessi quest’anno da Red Bull con la RB20 potrebbero compromettere la buona riuscita del progetto RB21 della prossima stagione.
L’inizio della fine?
Dopo aver dominato in lungo e in largo nel 2022 e nel 2023, e dopo aver conquistato ben sette delle prime trasferte stagionali quest’anno, Red Bull si ritrova ora a fare i conti con una monoposto capricciosa, difficile da mettere a punto, e che sembra aver perso completamente lo smalto che l’aveva resa una macchina da guerra incontrastata nelle mani di Max Verstappen.
A tutto ciò fa da contraltare l’impressionante ascesa di McLaren, con la scuderia papaya che, grazie a una serie di aggiornamenti mirati che hanno trasformato radicalmente la MCL-38, si ritrova ora a soli otto punti dal team di Milton Keynes nei costruttori, e con Lando Norris distante 62 punti dall’olandese a otto gare e tre sprint dal termine.
Con entrambi i mondiali ora a rischio, Red Bull deve ovviamente iniziare a interrogarsi anche su quel che succederà il prossimo anno, con il progetto RB21 ormai in stadio avanzato, e figlio proprio delle scelte prese in questi mesi con la RB20.
Verstappen e Perez sprofonderanno ancora di più in classifica, oppure gli austriaci riusciranno a trovare la quadra e a presentarsi ai nastri di partenza nel 2025 con una monoposto ancora in grado di lottare per la vittoria?
I medesimi quesiti se li è posti anche Gunther Steiner, il quale, ospite del Red Flags podcast, gli errori commessi quest’anno da Red Bull con la RB20 potrebbero compromettere la buona riuscita del progetto RB21: “L’anno prossimo dobbiamo vedere dove saranno. Non sembra che stiano facendo molti progressi e che saranno pronti per il prossimo anno”.
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”Credo che a Monza siano stati un po’ sottotono. Max ha detto che non avevano una specifica per Monza, e credo che questo sia dovuto al fatto che hanno dominato la prima parte di stagione”.
“Quando si inizia a pensare alla specifica di Monza, la si sviluppa all’inizio dell’anno. E loro si sono detti: “La nostra macchina è comunque abbastanza buona. Non abbiamo bisogno della specifica di Monza, concentriamo gli sforzi su altre cose”.
“Ed eccoci qui. Avevano bisogno di una specifica Monza, perché tutti gli altri hanno portato un pacchetto piuttosto grande. Tutti gli altri si sono impegnati a fondo per portarne una”.
”Credo che la Red Bull sia stata l’unica a non averne portato uno e ovviamente non era quello che volevano, ma era troppo tardi per cambiare idea o per sviluppare qualcosa, quindi è così che sono finiti”.
L’ex team principal della Haas ha infine aggiunto: ”Erano in una buona posizione all’inizio dell’anno e continuano ad andare indietro, prendendo decisioni sbagliate. Nessun kit aerodinamico specifico per Monza? È quasi arroganza”.
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