Prosegue la polemica dopo le parole di Charlie Whiting su Allison e Sassi, gli ingegneri ex Ferrari che adesso lavorano in Mercedes. Il team manager delle Frecce d’Argento, Toto Wolff, ha voluto precisare che non è corretto identificarli come responsabili della richiesta di chiarimento. Allison Sassi
Uno dei primi a creare dubbi sull’ERS della Ferrari è stato nientemeno che James Allison, ex ingegnere della Ferrari, ora in Mercedes. Allison, al Gran Premio dell’Azerbaijan, ha chiesto alla Federazione di monitorare il sistema di recupero di energia della squadra italiana. L’indagine è stata richiesta da Allison dopo l’arrivo del progettista del motore, Lorenzo Sassi, giunto nel team Mercedes dalla Ferrari all’inizio di quest’anno.
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Whiting nega che Sassi abbia fatto qualcosa fuori dall’ordinario al suo arrivo a Brackley, in seguito alle lamentele di Toto Wolff, il quale ha sostenuto che indicare Sassi come responsabile di queste richieste era sbagliato.
“Uno dei miei compiti è proteggere la mia gente. Quindi se certe persone sono menzionate nel contesto sbagliato, questo mi infastidisce. I team consultano la FIA ogni giorno. Penso che non sia importante convincere questa persona a mettere in discussione un argomento. Se dici che una squadra ha fatto questo, va bene, è modus operandi, sottolineando che incolpare le persone non è la cosa giusta da fare”, ha detto Wolff.
“È sbagliato dire che ci sia stato un furto di informazioni o qualcosa del genere. Semplicemente Allison, come fanno molti altri ingegneri, viene da noi e dice «questo tizio ha iniziato a lavorare per noi, ci ha detto che questa squadra potrebbe star facendo questa cosa»”, riassume Whiting.
“È normale che gli ingegneri facciano questo tipo di richiesta, specialmente quando hanno membri dello staff che provengono da un’altra squadra. Non dobbiamo però dimenticare che le loro informazioni risalgono a otto mesi fa, un lasso di tempo che in F1 è già notevole.”