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F1 | Wolff senza peli sulla lingua sullo “scandaloso” T-tray alla “Bugs Bunny” Red Bull

Toto Wolff non ha usato mezzi termini nel commentare il sistema Red Bull in grado di modificare l’altezza del T-tray sulla RB20.


Un dispositivo alla Bugs Bunny

Non solo Zak Brown, ma anche Toto Wolff invoca controlli più approfonditi da parte della FIA sulla RB20 nella zona del T-tray, con quest’ultimo finito sotto la lente d’ingrandimento delle scuderie proprio a ridosso del weekend di Austin.

Wolff T-tray Red Bull
Toto Wolff non ha usato mezzi termini nel commentare il T-tray Red Bull © motorsport

Secondo le accuse mosse da McLaren, infatti, la scuderia di Milton Keynes avrebbe infatti escogitato un sistema in grado di modificare l’altezza del vassoio in regime di parco chiuso.

La soluzione, qualora fosse stata davvero implementata, avrebbe permesso a Red Bull di ottenere un doppio vantaggio, in quanto avrebbe avuto la possibilità di girare con una vettura il più radente possibile al suolo in qualifica, per poi rialzare la vettura in gara evitando l’eccessiva usura del plank. 

Tuttavia, in mancanza di prove tangibili, la FIA non ha potuto far altro che prendere atto della questione, sigillando la zona del T-tray per tenere sotto controllo la situazione nelle prossime gare.

Anche Toto Wolff, commentando la soluzione brevettata dai rivali, non ha usato mezzi termini: “Il mio punto di vista è che, per quello che ho visto e sentito, è scandaloso”.

”Credo che tutti noi progettiamo parti che sono standard per la Formula 1 e che rispettano le specifiche più elevate, nel rispetto dei regolamenti”.


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“A volte, su cose come l’elasticità aerodinamica, probabilmente si cerca di andare il più lontano possibile, ma ci sono altre cose in generale e alcune parti per le quali ci si chiede perché esistano”.

”Perché progettare una cosa del genere e metterci sopra due marchi per due posizioni, come se si volesse cambiare le cose? È questo il preciso processo decisionale che abbiamo in F1?”.

“Mi piace molto quando mettono questa ”scopa” nell’auto per dimostrare che quello è l’unico modo per cambiarla! Mi chiedo quanto ci abbiano messo a inventarla e a metterla dentro”.

Infine, l’austriaco ha aggiunto: “Non sapevo che in Formula 1 si usassero questi dispositivi alla Bugs Bunny. Non è sufficiente dire ”è così, e promettiamo che non lo faremo più”.

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