Zak Brown ha spiegato le motivazioni che hanno spinto McLaren a richiedere il diritto di revisione in merito alla penalità ricevuta da Lando Norris a Austin.
Sebbene la Formula 1 sia entrata nel vivo del weekend messicano, nel paddock c’è ancora spazio per discutere della controversa penalità ricevuta da Lando Norris sul finale del GP di Austin per aver sorpassato Max Verstappen al di fuori dei limiti della pista.
Una sanzione indigesta ai vertici del team papaya, che hanno deciso di optare per una richiesta di revisione dei fatti al fine di sovvertire l’esito e permettere a Norris di conquistare tre punti prezioni in ottica iridata.
Richiesta però spedita al mittente dalla FIA, secondo la quale McLaren non avrebbe portato nuovi elementi significativi che potessero ribaltare il verdetto dei commissari di Austin.
Una penalità indigesta
Interpellato da Sky Sports sulle motivazioni che hanno spinto il team papaya a protestare, Zak Brown ha spiegato: “Ovviamente non siamo d’accordo con l’esito della penalità, per cui vogliamo avere un’altra conversazione. Meglio però lasciar fare a quell’incontro e vedere cosa ne viene fuori”.
“Queste cose sono difficili, ma noi abbiamo una visione diversa. Penso che molte persone siano d’accordo con la nostra opinione che Lando fosse davanti. Se si guarda la cosa da questa prospettiva, forse si ha un risultato diverso in quella curva. Ma vedremo”.
“Purtroppo è successo verso la fine (del GP n.d.r)”, ha aggiunto il CEO McLaren, domandatogli quale sarebbe stato l’approccio migliore da adottare per i commissari durante la gara.
”Probabilmente hanno sentito un po’ di pressione, perché credo che un anno o due fa, in Messico, ci sia stato uno scambio di podi”.
“Non è l’ideale, ma l’ideale è il risultato giusto, e se questo significa uno scambio di podi o un po’ di ritardo, penso che sia l’approccio migliore”.
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