Jean Alesi ha commentato le recenti voci che vedrebbero Adrian Newey in procinto di lasciare la Red Bull a breve, affermando che un eventuale approdo del tecnico in Ferrari non sarebbe una soluzione ai problemi.
Nelle ultime settimane si è parlato tanto del futuro del brillante progettista inglese. Il tecnico, alla corte di Milton Keynes dal lontano 2005, è finito recentemente inghiottito dalle voci di mercato legato ad un possibile addio alla scuderia anglo-austriaca. Jean Alesi ha commentato questi rumors, che vedrebbero Adrian Newey in procinto di lasciare la Red Bull a breve, affermando che un eventuale approdo del tecnico in Ferrari non sarebbe una soluzione ai problemi della rossa.
Alesi non vede l’approdo di Newey in Ferrari come una soluzione ai problemi
“Non è come in passato. Anche se potesse andare alla Ferrari a causa delle clausole dei contratti, non vedreste la prima Ferrari sotto Newey al lavoro prima del 2025″, ha affermato l’ex pilota francese della rossa.
Secondo Alesi, dunque, anche in caso di un clamoroso passaggio dalla Red Bull al cavallino, i primissimi risultati della gestione Newey si vedrebbero non prima di due anni, considerato anche il lungo periodo di gardening a cui il tecnico dovrebbe eventualmente sottoporsi.
Domandatogli invece del lavoro svolto da Vasseur finora, Alesi ritiene che il francese stia lavorando bene nel poco tempo avuto a disposizione: ”Frederic Vasseur è l’uomo giusto al posto giusto. Affidabilità, prestazioni e stabilità sono gli obiettivi da raggiungere. Può anche scegliere l’ordine delle priorità, ma questo è ciò di cui la Ferrari ha bisogno”.
La Ferrari non ha brillato nè per prestazioni nè per affidabilità in questo inizio 2023. Come anche affermato da Sainz recentemente, le aspettative all’interno della scuderia erano ben altre rispetto ai risultati ottenuti finora. Ne consegue un ambiente insoddisfatto, sia all’interno del team che tra i tifosi.
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Inoltre, Alesi ha commentato su una possibile gerarchia tra Leclerc e Sainz: ‘‘Gerarchie tra i piloti? Al momento non ha senso. Perché se Charles Leclerc, ad esempio, viene scelto come primo pilota, non ha alcun impatto sulle prestazioni della vettura”.
Il nativo di Avignone considera la prestazione della SF23 in cima alle priorità del momento. A Melbourne abbiamo visto qualche screzio tra i due piloti in qualifica. Un’incomprensione tra Leclerc e Sainz che non ha infatti permesso al monegasco di andare oltre la settima posizione all’Albert Park. In Australia abbiamo anche visto però una Ferrari in crescita sul passo, ed ulteriori conferme sono attese a Baku.
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