Jos Verstappen ha commentato la doppia penalità ricevuta dal figlio Max per le manovre al limite nei confronti di Lando Norris nel GP del Messico.
La condotta di gara di Max Verstappen sta diventando un vero e proprio hot topic in Formula 1 nelle ultime ore.
Un comportamento, quello dell’olandese, già ampiamente e aspramente criticati nel 2021 da Lewis Hamilton, che sottolineò le scorrettezze e i duelli ben oltre i limiti del consentito, come testimoniano gli episodi di Jeddah e Interlagos, circuito sul quale la classe regina farà capolino tra pochi giorni.
Negli ultimi due anni, sembrava che la verve e l’irrequietezza in pista del tre volte campione del mondo si fosse in qualche modo attenuata, ma il doppio episodio al limite occorso sia in quel di Austin che a Città del Messico ha lasciato degli strascichi sui quali la FIA ora non intende più sorvolare.
Ne è una dimostrazione lampante la doppia penalità inflitta al numero 1 durante la gara messicana, con Verstappen penalizzato inizialmente di dieci secondi per aver spinto fuori Norris in curva 4, e sanzionato nuovamente pochi minuti dopo per aver tratto vantaggio in curva 7 in un episodio analogo, sempre con il britannico di mezzo.
Una questione di pregiudizi?
Smaltita l’adrenalina e la concitazione, anche Jos Verstappen non ha voluto esimersi dal commentare quanto successo non più tardi di 24 ore fa, prendendo ovviamente le difese del figlio.
“La FIA dovrebbe esaminare con attenzione la composizione dei commissari sportivi, chi hanno messo lì e se c’è una parvenza di conflitto di interessi”, ha commentato l’olandese al De Telegraaf. ”Per esempio, ex piloti che hanno più simpatia per certi piloti”.
In Messico, il pannello degli stewards era composto da Johnny Herbert, ex pilota di Formula 1, Tim Mayer, noto commissario con una lunghissima esperienza come ufficiale di gara, dall’avvocato Loïc Bacquelaine, e dall’ufficiale messicano Alfonso Oros Trigueros.
“Se si considerano le azioni di domenica, la seconda mossa di Max (in curva 7) è stata forse un po’ eccessiva’, ha poi ammesso in seconda battuta Jos.
”Lui (Norris) lascia però che questo accada. Se ne può parlare a lungo, ma non fa alcuna differenza. Max deve guidare come vuole. Deve farlo perché la macchina non è abbastanza buona e lui sta facendo tutto il possibile per vincere il titolo. Non cambierà il suo stile di guida”.
“Per quanto riguarda Max, la cosa più importante è che la base, la macchina, non è buona. Lo si è visto dalle prestazioni del suo compagno di squadra. Persino la Haas è stata più veloce di Red Bull in gara”.
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