La dipendente Red Bull vittima del presunto scandalo sessuale avrebbe tempo fino a oggi per presentare appello contro Christian Horner
Nonostante Red Bull abbia formalmente archiviato il caso alla vigilia del weekend in Bahrain, scagionando Christian Horner da tutte le accuse, lo scandalo a sfondo sessuale che vede protagonista proprio il team principal e la sua assistente personale è ben lontano da una chiusura definitiva.

Proprio nel paddock di Sakhir la miccia è esplosa ancora una volta, quando sul finire delle FP2, un mittente anonimo, la cui identità è ancora da verificare, ha inviato a oltre cento giornalisti nel paddock, Liberty Media, FIA e team principal, una mail contenente foto e screenshot delle conversazioni private tra Horner e la vittima, e ad oggi regna la massima incertezza su quel che ne sarà del manager di Leamington Spa.
Secondo quanto riportato dal Times, la donna in questione, che avrebbe già denunciato i fatti lo scorso Dicembre, avrebbe tempo fino ad oggi per appellarsi alla decisione presa da Red Bull. Passati cinque giorni, l’assistente potrà comunque fare regolarmente ricorso rivolgendosi alla giustizia ordinaria.
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Inoltre, sempre secondo il quotidiano britannico, la donna si è ritrovata comunque ”costretta” ad interfacciarsi con Horner nonostante il grande polverone, anche se, secondo alcuni addetti ai lavori, “lo status quo non può continuare”.
Al netto di tutte le polemiche e della tempesta mediatica che lo ha investito, Horner ha continuato a ribadire con veemenza la sua innocenza, facendosi fotografare mano nella mano con la moglie Geri Halliwell e spesso a Chalerm Yoovidhya, presente anche lui nel paddock in Bahrain lo scorso fine settimana.
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