Dopo dieci anni trascorsi in McLaren, la FIA ha nominato Marianne Hinson come nuova Technical Head of Auditing, e si occuperà del sorvegliare le attività delle scuderie in galleria del vento e al CFD

Dopo il fuggi fuggi generale delle scorse settimane, la federazione inizia a correre ai ripari, e lo fa nominando Marianne Hinson nel ruolo di Technical Head of Auditing. La nativa di Wonersh può vantare un importante passato in McLaren come Head of Aero Technology dal 2013 al 2017, e come Departmental Manager sempre nel reparto aerodinamica dal 2019 al 2023.
Un incarico importante quello assegnato alla Hinson, che ora dovrà fare rapporto alla FIA di tutte le attività delle scuderie sia in galleria del vento che al CFD, con la federazione che, a partire da quest’anno, intende incrementare le visite a sorpresa nelle fabbriche per assicurarsi che il lavoro proceda senza sotterfugi.
Le parole di Marianne Hinson sul nuovo ruolo in FIA
“Dopo quasi 10 anni alla McLaren e 23 anni nei team di F1, andrò a fare qualcosa di diverso”, scrive la Hinson sul suo account LinkedIn. ”Ho fatto delle consulenze e mi sono goduto un po’ di pausa durante l’estate, ma non potevo stare lontano dalla F1 per molto tempo. Sono entrata a far parte della FIA come responsabile del controllo tecnico della F1”.
“Continuo a sentire l’espressione “da bracconiere a guardiacaccia”, ma questo fa sembrare che io stia facendo qualcosa di losco, cosa che non è assolutamente vero!”
”Non vedo l’ora di mettermi all’opera e di rivedere alcuni volti noti durante le mie visite. Anche se non potrò mai dirvi in anticipo che sto arrivando! Siate gentili con noi, lo facciamo tutti per lo sport…”.
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Prima di approdare in McLaren, la Hinson era entrata in Formula 1 con Jordan nel 1999, per poi passare in Toyota nel 2002 nel ruolo di Aerodynamics Project Leader per cinque anni. Poi una breve parentesi in Force India dal 2008 al 2010 e in Caterham dal Maggio dello stesso anno al 2012.
Come già descritto le scorse settimane, la FIA intende effettuare controlli a sorpresa nelle fabbriche dei team più frequentemente, e possibilmente avere immediatamente accesso alle rispettive strutture.
L’obiettivo di Nikolas Tombazis, direttore delle monoposto, è quello di attendere al massimo 10-15 minuti prima di avere il lasciapassare: “Vogliamo arrivare a un punto in cui ciò avvenga davvero immediatamente, in modo da non dover aspettare un’altra ora o più per l’ingresso”.
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