Il ricorso presentato dalla procura brasiliana al 20° Tribunale civile di Brasília contro i commenti razzisti di Nelson Piquet nei confronti di Lewis Hamilton chiede un risarcimento di 1,64 milioni di sterline.
La scorsa estate, Nelson Piquet era finito in un polverone mediatico a livello globale quando, tramite un’intervista risalente al Novembre 2021, il brasiliano utilizzò diverse espressioni razziste per descrivere Lewis Hamilton. Nei suoi commenti, Piquet aveva utilizzato il termine “neguinho”, in riferimento allo scontro tra l’inglese e Max Verstappen nel GP di Silverstone 2021. Il ricorso presentato dai procuratori brasiliani al 20° Tribunale civile di Brasília contro le dichiarazioni razziste di Nelson Piquet chiede un risarcimento di 1,64 milioni di sterline per “danni morali collettivi”.
L’incredibile richiesta di risarcimento ai danni di Piquet per i commenti razzisti su Hamilton
Alla luce dello scandalo emerso, Piquet fu ampiamente condannato per le sue parole e bandito dal paddock della F1, nonostante le scuse in cui affermò che si trattava di imprecisioni nella traduzione. Il brasiliano negò qualsiasi intento di tipo razziale. Tuttavia, ciò non fu sufficiente per salvarlo dall’enorme bufera di critiche piombategli addosso in quel periodo.
Come riporta l’emittente brasiliana O Globo, gruppi brasiliani come Educafro e Aliança Nacional LGBTI+ stanno portando avanti un’azione civile pubblica. Azione che accusa Piquet di razzismo e omofobia nei confronti di Hamilton. Il ricorso chiede un risarcimento di 10 milioni di reais (1,64 milioni di sterline) per “danni morali collettivi”. Secondo la Procura federale brasiliana, il caso “viola i diritti della vittima e della popolazione nera e LGBTQIA+, considerando le norme internazionali e nazionali”.
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Ai tempi dello scandalo, Hamilton aveva risposto prontamente alle dichiarazioni di Piquet, affermando che tali comportamenti non sarebbero più dovuti essere tollerati, sia dentro che fuori il motorsport. Inoltre, il sette volte campione del mondo reclamò a gran voce un cambio di mentalità al più presto.
“Non si tratta solo di linguaggio. Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti e bersagliato per tutta la vita”.
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