Lewis Hamilton ha mandato un messaggio davvero importante a tutti i giovani piloti che arriveranno in F1 il prossimo anno.
Quando sei un sette volte campione del mondo, di esperienza nei hai tanta e di cose ne hai viste. Proprio per questo motivo Lewis Hamilton ha indirizzato dei consigli davvero preziosi verso tutti i giovani piloti che faranno il loro debutto in F1 il prossimo anno.
Nel 2025, infatti, vedremo molti nuovi volti in griglia: Kimi Antonelli in Mercedes, Gabriel Bortoleto in Sauber, Oliver Bearman in Haas, Jack Doohan in Alpine e Liam Lawson (ancora da chiarire se in RB o Red Bull). Tutti ragazzi giovanissimi, che avranno sicuramente molta pressione addosso. Una pressione che potrebbe anche farli cadere.
In griglia con loro ci saranno anche piloti molto più esperti, come Alonso o Hamilton. Proprio l’inglese, al termine della gara a Las Vegas, si è espresso in merito all’argomento.
L’importanza degli amici e della famiglia
“Non fate assolutamente tutto quello che vi dicono di fare”, ha consigliato Hamilton ai giovani piloti che arriveranno in F1. “Fate molte domande. Prendetevi il vostro tempo”.
“Non lasciatevi influenzare dalla negatività, perché al giorno d’oggi la gente è così negativa che ti giudica in continuazione. Quindi state lontani dai social media e tenete vicino a voi la vostra famiglia e i vostri amici più stretti, perché sono gli unici che sono i vostri veri amici e saranno lì sempre per voi”.
Crescere in un ambiente ostile
Dopo le sue parole, al sette volte campione del mondo è stato chiesto se il consiglio di non farsi condizionare dalle critiche negative fosse dovuto a quelle che ha ricevuto lui in questa stagione.
“Non si tratta di quest’anno”, ha risposto Hamilton. “Stiamo parlando di giovani, di diciottenni. Ricordo quando avevo 22 anni e venivo gettato in un mare di guai. Ti addestrano come giovane pilota attraverso le categorie minori, ma tu non sei importante per la maggior parte di loro”.
“Probabilmente non hai un addetto alle pubbliche relazioni. La squadra ha un addetto alle pubbliche relazioni, ma non si occupa di te, si occupa del team. Così ti ritrovi in un mare di guai, cerchi di essere gentile e le persone si approfittano di te. Per questo motivo, se avessi un giovane pilota e mi occupassi di lui, gli darei molto supporto, in modo che la gente possa raggiungerlo ed i social, i media e tutto il resto non siano in grado di influenzare la mentalità di quel giovane”.
“Credo che proteggere questo aspetto sia davvero importante. Credo poi che si tratti di dare alle persone, in primo luogo, l’opportunità di fare errori e non di abbatterle quando ne commettono. Chi di voi, o chiunque altro qui, a 18 o 19 anni, non ha commesso errori? E quando lo fai sotto i riflettori, è davvero, davvero, davvero difficile. Quindi dovremmo sollevare questi ragazzi e dare loro non solo una possibilità, ma due, continuando a sostenerli e non criticandoli, perché non è bello”.
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