Lance Stroll si è mostrato decisamente indispettito alle interviste post gara in Qatar nei confronti dell’operato della FIA, dopo aver rischiato più volte lo svenimento ed essere stato portato via in ambulanza per ulteriori accertamenti.
Lance Stroll si è mostrato decisamente indispettito alle interviste post gara in Qatar nei confronti dell’operato della FIA, dopo aver rischiato più volte lo svenimento ed essere stato portato via in ambulanza per ulteriori accertamenti. Il pilota canadese non è il solo ad aver accusato gravi malori in gara, con alcuni piloti, come ad esempio Sargeant, che si sono visti costretti al ritiro anticipato a causa delle proibitive condizioni climatiche di Losail.
Stroll furioso con la FIA dopo la drammatica gara in Qatar
“Sono arrivato nono e poi credo che ci siano state due penalità per track limits, ma stavo svenendo in macchina”, ha tuonato il pilota canadese con tono polemico. “Hanno dipinto i cordoli e reso la pista più stretta, quindi non si sentono nemmeno i cordoli. Cerchi solo di vederli, ma il problema è che non riesci a vedere dove stai andando perché stai svenendo”.
A differenza di alcuni suoi colleghi, vedasi Ocon che ha ammesso di aver vomitato già al giro 15, Stroll ha perlomeno iniziato ad accusare i primi malori verso fine gara: ”Ho iniziato a sentirmi male a 20 giri dal termine. È un po’ una barzelletta che diano penalità per questo. Non capiscono cosa sia la Formula 1 e cosa ci stanno facendo passare”.
Ancora una volta, la Formula 1 ne esce con le ossa rotte dall’ennesimo spettacolo discutibile a cui ci abbiamo dovuto assistere questo weekend. Tra il caos track limits, malori dei piloti e cambi di programma in corso, la FIA ha dimostrato ancora una volta di non essere all’altezza della situazione, e questa volta ad andarci di mezzo è stata la salute fisica dei piloti.
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“Ci stanno dando penalità per track limits e stanno rendendo la pista più stretta”, aggiunge Stroll. ”Non si possono superare gli stessi cordoli perché le gomme si rompono se lo facciamo. Credo che la questione track limit sia un problema da affrontare, lo abbiamo visto in Austria e in questo weekend. Non è che stiamo guadagnando un vantaggio quando usciamo di pista per tre millimetri”.
“60 giri di concentrazione, 65-70 gradi di temperatura in macchina con 5-6 G e mezzo, ecco qual è la parte frustrante. Ci siamo impegnati e abbiamo fatto una buona gara per finire al nono posto e poi all’undicesimo senza punti con due penalità. È un risultato davvero frustrante per non ottenere nulla”.
Caldo estremo nell’abitacolo: la soluzione proposta da Stroll
“Non lo so. Forse gli piace come parte dello spettacolo”, ha affermato il canadese quando gli è stato chiesto cosa si potrebbe fare per evitare uno scenario del genere il prossimo anno.
“Credo che sia una combinazione di cose. È la questione di track limits, di doversi concentrare in quel modo, il periodo dell’anno in cui veniamo qui, la temperatura eccessiva. Forse c’è qualche sistema di ventilazione che dobbiamo studiare per questo tipo di gare calde come Singapore e qui. Le auto sono sempre più rigide e pesanti. È una pista liscia, ma si sente la rigidità delle auto quando si passa sopra i cordoli”.
“Queste auto sono così rigide e la forza G è così alta che rende il tutto molto impegnativo. Forse è qualcosa che dobbiamo affrontare, pensando a vetture più leggere, a un qualche sistema di ventilazione da portare in questo tipo di gare a queste temperature. E passare più tempo in sauna, credo!”.
Come sappiamo, Formula 1 ha siglato un accordo con il promotore del circuito di Losail per ospitare il GP del Qatar almeno fino al 2033. Tuttavia, bisognerà trovare una soluzione concreta in vista del prossimo anno, perché quanto abbiamo appena vissuto non è decisamente un qualcosa di accettabile.
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