Lando Norris ha ammesso di essere preoccupato di una nuova possibile invasione di pista durante il GP di Silverstone, lanciando un chiaro appello affinché quanto successo lo scorso anno non si ripeta.
Lando Norris ha ammesso di essere preoccupato di una nuova possibile invasione di pista durante il GP di Silverstone, lanciando un chiaro appello affinché quanto successo nel 2022 non si ripeta. L’edizione dello scorso anno, infatti, oltre al terrificante incidente di Zhou al via, è stata caratterizzata dall’invasione di pista di alcuni attivisti di Stop Oil nel corso del primo giro, che portò all’immediata sospensione della gara.
Pericolo invasione di pista a Silverstone: Norris lancia un appello agli attivisti
”È ovvio che la cosa desti preoccupazione”, ha dichiarato il pilota McLaren. ”Non voglio mentire, è una cosa stupida da fare, mettere in pericolo la propria vita con le auto in pista”
“È una cosa molto egoista da fare allo stesso tempo, a causa delle conseguenze che ha sulla persona che sta guidando l’auto se succede qualcosa. Ma allo stesso tempo, non è la mia area di competenza. Tutti hanno il diritto di fare una cosa del genere. Credo però che ci siano modi migliori e peggiori per farlo”.
Nel 2022, un gruppo di attivisti appartenenti al gruppo Stop Oil si piazzò seduta in prossimità del Wellington Straight, facendo correre a loro stessi e alle vetture un rischio non indifferente. La gara venne prontamente neutralizzata, con i manifestanti che vennero subito allontanati dagli stewards.
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Dopo l’invasione di pista nel gran premio della passata stagione, diversi membri appartenenti allo stesso gruppo hanno causato non pochi disturbi anche in altri eventi sportivi. Nella fattispecie, i manifestanti hanno interrotto il campionato mondiale di biliardo, la finale della Premiership di rugby e il recente secondo test di cricket delle Ashes.
“Spero solo che le persone siano abbastanza intelligenti da non fare più una cosa del genere”, aggiunge Norris. ”Ci sono molti altri modi, molto più sicuri, per attirare l’attenzione e fare ciò che vogliono”.
“Credo di essere favorevole, purché lo facciano nel modo giusto. Spero che un’ulteriore invasione non si ripeta. Non è solo un male per loro, ma anche una grande conseguenza per la persone che potrebbero essere coinvolte”.
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