Ci sono dei momenti il cui il dovere di cronaca lascia spazio a ben altro tipo di dovere. Questa sera, chi vi scrive si sarebbe dovuta occupare di commentare le qualifiche del Gran Premio del Belgio attraverso le parole di Mattia Binotto. Una personale sensibilità e un altrettanto personale dovere di diligenza verso gli impegni editoriali presi mi spingono a cambiare l’argomento del presente articolo, che riporterà sì le dichiarazioni di Mattia Binotto, ma in merito alla scomparsa del giovane Anthoine Hubert.
Le dichiarazioni di Maranello Hubert
Con queste parole, Mattia Binotto si congeda dalla stampa e si unisce al coro di piloti, cronisti e operatori del settore che oggi piangono la prematura dipartita di una stella nascente del motorsport e, prima di ogni cosa, di un ragazzo di 22 anni. L’accento principale è posto sulla sicurezza, dove tanto si è fatto, ma tanto c’è da fare.
“È quasi impossibile trovare le parole in questi che sono momenti di grande dolore. L’episodio di oggi ci riporta brutalmente alla realtà, ricordandoci che lo sport dei motori che tanto amiamo è a volte ancora troppo pericoloso. È per questo che dobbiamo tutti insieme continuare a lavorare sulla sicurezza per far si che eventi simili non accadano più. La promessa che voglio fare a nome della Scuderia è che il nostro impegno su questo fronte sarà ancora più forte. I nostri pensieri e la nostra energia vanno a Juan Manuel che sta lottando. Tutta la squadra si unisce ai cari di Anthoine nell’immenso dolore.”
Correa è stato trasferito all’Ospedale di Liegi, dove è in corso una delicata operazione chirurgica.
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